20 Aprile, 2024

La Virtus si fa il regalo e batte Reggio Emilia

La Virtus si fa il regalo e batte Reggio Emilia
Photo Credit To Massimo Ceretti / Ciamillo-Castoria / Virtus Pallacanestro Bologna

La gara di Natale viene vinta dalla Segafredo Bologna, al termine di 40’ tesi e intensi, ai danni di una coriacea Grissin Bon Reggio Emilia, che ha ceduto le armi solo nell’ultimo minuto, soccombendo alla sfuriata di Kevin Punter. La soddisfazione di ripartire con 2 punti in più in classifica è aumentata dall’aver battuto nel derby i cugini della via Emilia, che sono legati a brutti ricordi negli ultimi 2 anni, mitigati leggermente da questa vittoria.

Il match ha visto un grande Tony Taylor, mvp lungo tutto il periodo, ma le azioni e i canestri decisivi sono stati del compagno di reparto, che ha letteralmente preso in mano le redini dell’attacco di Coach Sacripanti, tirando fuori le VuNere da una pericolosa situazione di pareggio (dopo aver condotto tutta la partita). Buone le prove di capitan Qvale e Kravic nel pitturato, prezioso M’Bayè e ottimi anche i contributi degli italiani, orfani di Aradori per un risentimento muscolare (oltre al lungodegente Kelvin Martin).

Sarà una settimana corta, i ragazzi saranno di scena a Trento nell’ultima partita del 2018, prima di tornare nuovamente alla Unipol nell’altra partita delle feste a Casalecchio, contro la Germani Brescia. Grandissimo il riscontro del pubblico, che nella sera del 25 riempie il palazzo, con 7111 persone, rendendo un colpo d’occhio meraviglioso.


Avvio bruciante della Segafredo Bologna, nella fredda sera natalizia: Kevin Punter brucia subito la retina della Unipol Arena e prende un rimbalzo difensivo che lancia Cournooh in lunetta, il 25 realizza solo uno dei due tentativi. KC Rivers sblocca i biancorossi con un jumper molto complicato e la tripla di Allen porta avanti i suoi, ma l’alley hoop di M’Bayè pareggia la contesa ed esalta la curva, per l’occasione spostata dietro la panchina Virtus. Brian Qvale, di fronte alla sua famiglia al completo, mostra la sua classe con un movimento su piede perno notevole e canestro dolcissimo, prima di stoppare con veemenza il tentativo della Grissin Bon.

Cournooh è un cecchino dall’arco e anche quando sbaglia recupera un rimbalzo che da il via al primo break bianconero sull’asse newyorkese: tripla di Punter e floater di Taylor che costringono Coach Cagnardi al timeout (15-7 al 5’). Reggio getta una palla alle ortiche che Qvale recupera e con un movimento non banale per la sua mole, va in entrata a guadagnare due liberi, entrambi centri perfetti, il match prosegue intenso anche se si susseguono errori di mira che si interrompono solo sulla tripla di Aguilar.

Coach Sacripanti inserisce Cappelletti e Baldi Rossi come primi cambi, in una rotazione particolare stante l’assenza di lungo corso di Martin e quella di giornata di Aradori, Qvale va a prendere il primo riposo dopo aver sfondato in attacco, lasciando il posto a Kravic che fa sentire il suo atletismo andando altissimo a rimbalzo. Punter segna dalla linea di fondo ma i reggiani non mollano e restano a contatto, ma i primi cambi dello staff incendiano il palazzo: Cappelletti concretizza a meraviglia un contropiede, Filippo Baldi Rossi finalmente trova il bersaglio dalla lunga e i due in coppia recuperano un pallone a centrocampo che il play va a schiacciare con urlo belluino, per chiudere uno splendido primo parziale.

 

Quattro italiani e Kravic per ripartire, Ortner trova un pertugio e ne mette due, De Vico in contropiede fa una giocata eccellente, trovando un angolo al plexiglass da giocatore di biliardo, per far tornare i suoi sotto la doppia cifra di svantaggio. Taylor torna in campo e condivide la regia con Cappelletti e Pajola, ma il parziale di Reggio si allunga con il canestro di Gaspardo e lo staff tecnico Segafredo ferma le ostilità per non perdere l’inerzia accumulata (28-21 al 12’). Non si riesce a togliere il coperchio dal ferro biancorosso su azione, ci pensano i liberi di Tony Taylor a muovere il tabellone ma Candi viene lasciato troppo solo e la punizione dall’arco è scontata.

Dejan Kravic finalmente segna, con un bel movimento nel pitturato, ed è una piovra a rimbalzo, la Grissin Bon non approfitta delle occasioni ripetute a disposizione e David Cournooh alza la mano da 3 ed è solo rete. Il gioco si fa più spezzettato e il ritmo viene interrotto anche dai fischi arbitrali, gli ospiti trovano punti dalle seconde occasioni ed un’acrobazia di Rivers ricuce decisamente il gap, Cournooh sciupa due occasioni a gioco fermo e Reggio si avvicina ancora grazie alla bomba di Llompart (35-33 al 17’). Taylor e Kravic battono il pressing chiesto da Coach Cagnardi dopo il minuto di pausa, ancora Llompart mantiene i suoi a contatti, ma d’improvviso la Virtus accende la scintilla: stoppata di M’Bayè ad altezze vertiginose, cambio di campo e schiacciata al volo di Kravic che fa esplodere Casalecchio.

Lo spagnolo di Reggio Emilia è caldissimo e sigla la tripla del -1, Tony Taylor si inventa un canestro da solo per riallungare, peccato per la palla di Cournooh che si addormenta nell’ultima azione, che permette a Candi di lanciare Allen per l’ultimo cesto dei primi 20’.

 

Non va a punti la Segafredo Bologna nel primo attacco della ripresa e il secondo tentativo non ha risultati migliori, alla terza occasione Kevin Punter si prende di forza due liberi, nel mentre gli ospiti muovono il punteggio su una sospensione di Cervi.

I padroni di casa incrementano il vantaggio a gioco fermo, 3 liberi di Double T ono il preludio alla zona 2-3 chiamata dallo staff che porta ad un bel recupero di Amath M’Bayè. Punter ha le polveri bagnate dalla distanza ma prende i tiri che deve, Qvale battaglia contro i centimetri infiniti di Cervi e la partita resta piacevole anche se non spettacolare, il capitano sfrutta un bell’assist di Cournooh per appoggiare in corsa (48-43 al 24’).

Reggio Emilia non molla un centimetro, ogni canestro che la Virtus prova a segnare è complesso, dalla lunetta però la precisione è alta e questo aiuta a tenere il vantaggio ad un margine di minima sicurezza, Candi commette un terzo fallo banale ma non paga dazio, la gara sale di spigolosità e finalmente Punter trova una conclusione vincente. Il tuffo di Cournooh, che finisce ai piedi del presidente Bucci e del patron Zanetti, e lo sfondamento preso da TT dal ben più massiccio Ortner rianimano il pubblico, così come il continuo tentativo del play con il numero 7 sulla schiena di trovare Kravic sopra il ferro (53-47 al 27’).

Seguono due minuti di grandi giocate: Aguilar si prende una linea di fondo imperiosa, affonda una bimane tonante, M’Bayè replica con un canestro di classe cristallina, mano morbida in allontanamento, Allen trova la tripla ed ha qualcosa da dire alla panchina Virtus, la connessione Taylor-Kravic funziona sempre meglio e arriva l’ennesimo gioco a due vincente, chiuso con la bimane. Le VuNere recuperano palla facendo commettere infrazione di 24” ai biancorossi, che faticano anche a fare singoli passaggi per la pressione dei ragazzi di Sacripanti.

 

Alessandro Pajola libera una corsia per Kravic, che si porta a casa il ferro, Reggio Emilia replica ma lascia varchi enormi, Tony Taylor non ci crede neanche lui quando può andare a schiacciare indisturbato facendo salire i decibel della Unipol. Baldi Rossi fallisce una tripla importante dall’angolo, Pajola sfonda sullo specialista Ortner, la zona della Segafredo lascia spazi a rimbalzi ma la mira degli uomini di Cagnardi latita, mentre Taylor gioca una gran partita e appoggia al vetro (63-54 al 34’).

Rivers passa letteralmente sopra Pajola a cui gli arbitri dicono di rialzarsi, il numero 6 viene vendicato da Kravic ma De Vico ha idee bellicose e realizza dall’arco i punti che tengono a galla la Grissin Bon. Il lungo serbo è attivissimo sotto le plance ma meno preciso del solito ai liberi, ma Tony Taylor è in serata di grazia, si libera con scaltrezza e segna un jumper con metri di spazio, prima di ubriacare Llompart di finte.

Candi, fischiatissimo per il suo passato nell’altra sponda del cielo bolognese, segna una tripla con attributi e riporta i suoi a 5 lunghezze di distanza, non va così bene a Rivers al suo tentativo dall’arco ma si rifà in entrata poco dopo, rendendo il finale emozionante (67-64 al 37’). Kravic si guadagna altri lieri ma non è serata in quel particolare, ennesimo 0 su 2 che permette a Bryon Allen di lanciare una tripla da quasi 8 metri: solo rete per l’esplosione di gioia dello spicchio di fan reggiani e timeout obbligato per Coach Sacripanti, pari a quota 67 a meno di due giri di lancette dal termine.

Tutto da rifare, torna il quintetto iniziale, Punter sbaglia l’entrata ma Qvale tiene vivo un pallone essenziale e lo stesso numero 0 riesce a segnarne due vitali, Rivers trova il jumper dalla media ma KP brucia la retina da 3 e stavolta Rivers non riesce a rendergli pan per focaccia. Attacco Virtus, che si scrive Kevin Punter: prende palla da solo, isolamento, si alza da 3, palla nel cesto, delirio sugli spalti e +6 che sa tanto di game, set and match.

Così è dopo l’ultimo tentativo disperato degli ospiti e dei liberi a bersaglio di Tony Taylor, che rendono dolce il Natale bianconero e rilanciano la Virtus in ottica Final8 di Coppa Italia. La schiacciata violenta e devastante di M’Bayè mette solo il punto esclamativo ad una bellissima serata di sport.

Segafredo Virtus Bologna-Grissin Bon Reggio Emilia 81-69
Parziali: 1/4 28-15 (28-15) – 2/4 13-25 (41-40) – 3/4 16-12 (57-52) – 4/4 24-17
Segafredo Virtus Bologna: M’Baye 8; Cournooh 7; Taylor 19; Pajola; Punter 21; Baldi Rossi 3; Qvale 6; Kravic 13; Cappelletti 4; Venturoli n.e.; Berti n.e. All. Sacripanti.
Grissin Bon Reggio Emilia: Cervi 3; Allen 18; Candi 8; Rivers 14; Aguilar 5; Mussini; De Vico 7; Ortner 4; Gaspardo 2; Llompart 8; Soviero n.e.; Vigori n.e. All. Cagnardi.


Fonte: (mdp) Virtus Pallacanestro Bologna (www.virtus.it)

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