Terminato il lungo periodo di allenamenti e basket parlato tra black friday per l’Eurocup, rimodulazione dell’arena, voci di Eurolega, disfida tra lunghi verso la Fortitudo e tanto altro, è finalmente tempo di basket giocato.
A far visita alle V nere la Cantù di coach Pancotto, società che dopo le vicissitudini dell’era Gerasimenko ha l’obiettivo unico nella salvezza.
Fin qui la banda brianzola non ha svettato, dopo il sacco di Brindisi che aveva illuso di ritrovarsi di fronte all’ennesimo miracolo, sono piovute più sconfitte che vittorie, in casa (non c’è più il capannone del Pianella, ora si gioca al PalaDesio) un solo trionfo, fuori 2, per un record di 3-6, con striscia aperta di 3 sconfitte, ultima quella al supplementare con la Fortitudo dopo aver condotto pure di 15.
La formazione allestita gira su 6 stranieri in larga parte alla prima esperienza fuori casa o al limite qualche passaggio in angoli remoti d’Europa, vedi Lulea, e su italiani che hanno accettato la scommessa come Andrea Pecchia, nel radar virtussino.
Classica formazione votata ad un attacco dove poco si costruisce e molto s’improvvisa, legando il gioco alle folate del giocatore in striscia, mai costanti non solo in campionato ma nemmeno nella singola partita. Però tracce di talento si scorgono, Burnell può girare il vento di un incontro, Hayes sebbene sottostazza a rimbalzo si sente, e Young, pessimo dall’arco, sa rendersi pericoloso andando al ferro.
Il buon Pecchia ci mette faccia tosta e determinazione, anche se di palloni da lui ne passano sempre pochi, se li deve andare a guadagnare sovente a rimbalzo, il pacchetto italiani è completato da capitan La Torre e dal lungo Simioni, entrambi non arrivano a 10’ di media.
La coppia di play, Clark-Collins, fin qui ha deluso, male al tiro e poco illuminanti, mentre Wilson, l’unico esperto (passato anche da Imola) ha statistiche non banali, anche se molto a suo uso e consumo.
I brianzoli sono il peggior attacco del campionato (71), sovente con secondi tempi sconcertanti, mentre in difesa qualcosa ottengono, appena meglio della Segafredo, cedono a rimbalzo quasi 6 palloni alla Virtus, ma soprattutto viaggiano ultimi dall’arco (28%), da dove ultimamente le V nere hanno subito oltremodo.
Per Đorđević un test con risultato obbligatorio, dove coniugare vittoria e ripresa dei giochi dopo 10 giorni di allenamenti intensi, rivedere Teodosic dopo il fermo ad Andorra, reinserire Weems fuori dalla vittoria israeliana da oltre 15 giorni, e possibilità di ottenere risposte dal supporting cast contro un’avversaria tenace ma dal talento limitato.
Prevedibili spunti e folate, saranno da isolare e rendere innocue costruendo il proprio gioco per un dicembre che porterà avversarie di peso dove trovare le prime vere risposte della stagione.
La partita, in programma alla Virtus Segafredo Arena, sarà trasmessa in diretta domenica 1 dicembre ore 20:30 su Eurosport Player e Radio Bologna Uno.
Luca Cocchi (BasketCity.net)