Il sentore di Eurolega attra la Virtus alla Magenta Cup in quel di Monaco, affrontando i padroni di casa del Bayern.
Molte le assenze da ambo i lati, l’attitudine a giocare sempre 40’ intensi premia la banda Trinchieri che non ha veri cali di tono anche quando in campo passano giocatori destinati al solo campionato nazionale.
La Virtus tiene quando la difesa costringe agli straordinari il Bayern, dovendo chiedere un extra lavoro a Udoh e Pajola, mentre Belinelli deve prendersi la scena più per forza che per scelta.
In una serata dove Weems è condizionato da falli immediati, la coperta si fa corta, qualcosa pesca Hervey davanti, ma è comunque troppo poco di fronte ad un Lucic che sa sempre come far male.
Monaco ha tante facce nuove, assenza di peso, ma lo spirito che Trinchieri infonde carica chiunque, poche stelle, tanta sostanza, occhio a Jaramaz, da lui fortemente voluto e subito un cuneo nella difesa virtussina.
Bianconeri distrutti dall’arco (subito un 60%, Obst 6/10 da solo) senza capacità di controbattere, a rimbalzo si è pagato dazio, e ogni minima disattenzione è stata pagata cara. Una lezione salutare, si spera, per il proseguo della stagione dopo aver incontrato avversarie di ben altro tenore.
Scariolo promuove Belinelli, fino ad ora sempre partito di rincorsa, con Pajola, Alibegovic, Weems e Alibegovic, Trinchieri della grande stagione passata ritrova Weiler-Babb ed il leader Lucic, per il resto tutte novità come il fido Jaramaz già allenato al Partizan. L’inzio è bianconero cavalcando Belinelli al +7, Lucic dimostra perché fu incluso nel miglior quintetto della scorsa Eurolega e guida un parziale da 13-0 con difesa non pervenuta. Abass e Hervey spengono il fuoco bavarese, la mira dall’arco (4/5) permette ai padroni di casa di mantenere un minimo vantaggio, mostrando la Virtus ben altre fatiche da 3 (1/4).
Il bombardamento continua fino al +13, Obst protagonista, la Segafredo non demorde e con Udoh chiude al meglio l’area davanti e dietro abbattendo il divario. Il ribaltamento del +1 è spazzato via ancora una volta dall’arco, con cesti sulla sirena dei 24” che fanno più male di quanto il punteggio dica, -6.
I tentativi di restare in scia son sempre spazzati via da buone giocate collettive, ora è Hilliard a prendersi il proscenio, mentre Belinelli quando riceve trova sempre morbide retine prezioissime. Lucic da 4 è un’incognita non risolvibile, il +10 deve tanto al suo magistero. Il quintetto che termina la frazione manca di quella cattiveria agonistica vista in precedenza, ma Scariolo sa di non poter spremere oltremodo Udoh, Pajola e Belinelli in una serata dove Weems è sempre fuori per falli. Il -14 fotografa una differenza più di mentalità che di di gioco, ma tanto è all’ultima pausa.
Nell’ultima frazione la Virtus non arriva mai ad un distacco in singola cifra, con quintetti al risparmio, una serata dove alcuni sbattono contro un livello visto prima solo in tv (o device a scelta), vedi Jaiteh, Ruzzier, Alibegoic e Hervey. La coperta è sempre corta, subendo dall’arco l’inverosimile, sprofondando oltre il -20. Lì si balla per tutti gli ultimi 5’, nessuno baverese vuole togliere il piede dall’acceleratore, occorre farsi trovare sempre pronti in un roster di almeno 16 giocatori veri.
Prossima partita sarà sabato 11 settembre ore 18:00 nella Magenta Cup, dove la Virtus sarà opposta ai padroni di casa del Bayern Monaco, le altre partecipanti sono Panathinaikos Atene e Stella Rossa Belgrado, tutte formazioni d’Eurolega.
Tabellino
FC Bayern Munich-Virtus Segafredo Bologna 90-66
(25-21 43-37 67-53)
FC Bayern Munich: Weiler-Babb, Thomas 11, Jaramaz 9, Lucic 14, George 3, Obst 18, Sillah n.e. Rubit 2, Ogunsipe, Sisko 10, Hilliard 15, Schilling 8. All.re Trinchieri
Virtus Segafredo Bologna: Belinelli 17, Pajola 4, Alibegovic 5, Hervey 8, Udoh 9, Ruzzier 5, Colombo n.e. Jaiteh 6, Barbieri n.e. Weems 5, Abass 7. All.re Scariolo.
Luca Cocchi (©BasketCity.net)