Avanti per quasi tutti i 40’ (47-48 al 18’ unico neo), la Virtus fa sua gara2, mai chiusa ma mai realmente in pericolo, lottando più con la terna arbitrale che con una Brindisi mai doma.
I pugliesi giocano la loro partita preferita, ritmi alti, tanti possessi, ma pure in questa versione soccombono avendo però venduta cara la pelle.
Una folata di Belinelli ad inizio 2° tempo spacca la partita, dal +5 al +23, su quella differenza c’è la serata, nonostante la difesa non sempre funzioni da quell’Everest la Segafredo non tocca più il fondo e può andare a Brindisi venerdì molto più serena avendo già in canna il colpo per le semifinali.
Buoni momenti per quasi tutti, poca continuità di nuovo per tutti, se non per Shengelia, che porta la sua sostanza per tutti i 22’ d’impiego. Non giostra da realizzatore Cordinier, ma fa di tutto in campo rivelandosi sempre preziosissimo, mentre Mickey porta più frutti di Jaiteh.
Vincere subendo 16 triple col 44% non è banale, il +8 a rimbalzo sutura le perse, mentre la difesa che paga dazio dall’arco chiude meglio l’area. Davanti nell’abbondanza dei 109 punti in 11 a segno, manca solo Camara non entrato, spicca il 50% dall’arco, come i ben 37 liberi tentati, di cui 31 a segno.
Scariolo replica i partenti di gara1, Vitucci varia inserendo Mascolo per Harrison e Reed per Bowman, girando così il reparto esterno. La Virtus segna sempre e difende, vola via in meno di 3’ a +9, vantaggio scialato sulle prime perse che Reed trasforma in 2 triple a fila. La zona brindisina addormenta l’attacco di casa, storie tese tra Hackett e Reed, partita di nuovo in parità. Una gestione più oculata ed un Teo che meglio legge la zona valgono il +7 al primo stop, con le 5 perse che sviliscono medie al tiro sontuose (10/14). 6 rimbalzi offensivi ed i recuperi tengono in galleggiamento l‘HC.
Con Mannion a guidare il pallone gira meno, ci pensa Milos con qualche invenzione a tenere le V nere avanti, nonostante sull’arco qualcuno sfugga alla difesa. Da lì si aprono buchi in cui Harrison sguazza e tutto torna in gioco sul +1 con gli errori ravvicinati di Jaiteh che costan carissimi. Il sorpasso è di Perkins, la reazione è una schiacciata a difesa schierata di Cordinier che porta la Segafredo alla pausa lunga sul +5, con medie calanti e difesa morbida.
10 punti in 69” del Beli scavano il divario in doppia cifra, pubblico nemmeno seduto e +15. L’HC segna dopo oltre 3’ fermando la slavina che dice -23, su quel vantaggio l’intensità cala mentre sale il protagonismo degli arbitri, tra tecnici ed antisportivi evitabili. La difesa fatica ed il bonus regala tanti giri in lunetta (9/11 incassati nei 10’), il divario ritorna in singola cifra, che diventano 12 con qualche attenzione in più nel finale ed un lesto Mickey.
Con le seconde linee Brindisi torna a -7, lampi di Abass (davanti e dietro) ridanno fiducia e vantaggio in doppia cifra ma triple a fila rimettono gli ospiti in partita, mentre il protagonismo arbitrale costa l’espulsione a Vitucci. Il tutto genera confusione nel gioco, si procede a sprazzi con Segafredo in costante vantaggio di almeno 10 punti valicando quota 100. Bowman sbaglia 2 triple a fila, Mickey mette un semigancio il +14 all’ingresso degli ultimi 2’, è la partita, finita anticipatamente anche oggi, nonostante ci sia stata partita, non come gara1.
Prossima partita sarà venerdì ore 21:00 gara3 con Brindisi, diretta DMax, streaming su Eleven Sport e RadioNettunoBologna1.
Il tabellino
Virtus Segafredo Bologna-Happy Casa Brindisi 109-95
(28-21; 53-48; 87-75)
Virtus Segafredo Bologna: Cordinier 3, Mannion 5, Belinelli 18, Pajola 2, Jaiteh 9, Shengelia 16, Hackett 7, Mickey 17, Camara n.e. Ojeleye 7, Teodosic 17, Abass 8. All. Scariolo.
Happy Casa Brindisi: Burnell 7, Reed 12, Bowman 16, Harrison 21, Malaventura n.e. Lamb 5, Mascolo 3, Bocevski n.e. Mezzanotte 8, Riisma 5, Bayehe 6, Perkins 12. All. Vitucci.
Arbitri: Rossi, Martolini, Quarta.
Luca Cocchi (©BasketCity.net)
