15 Settembre, 2024

Supercoppa 2020 F4: va a Milano il primo trofeo stagionale

Supercoppa 2020 F4: va a Milano il primo trofeo stagionale
Photo Credit To Massimo Ceretti / Ciamillo-Castoria / Virtus Pallacanestro Bologna

È di Milano il primo trofeo della stagione, al termine di una partita dai 2 volti, nel primo Milano pare farla da padrona, nel secondo la Virtus reagisce mancando tra fine terzo quarto ed inizio ultima frazione il cesto del sorpasso.

Oltre a quello scalino, pure psicologico, la Segafredo non è mai andata, pagando cara una mira storta dall’arco (4/24) che l’ha costretta a sbattere contro una difesa in area sempre pronta a togliere i giochi preferiti.
Nervoso Teodosic che ha provato a prendersi la partita nel finale senza successo, ma la reazione delle V nere è stata energica e se non precisa certamente efficace.

Milano ha trovato a turno più protagonisti, da un Hines che tutto chiude dietro, ad un Punter capace di prendersi i suoi slanci preferiti, oltre ad un finale nel quale le paure e gli errori salivano ma Datome e Rodriguez l’hanno chiusa con grande esperienza.

Sempre dietro la Virtus tranne il 2-0 d’avvio, ma non aver ceduto è pur sempre un segnale da portare in faretra per migliorare, siam sempre a settembre, anche se questa partita ha avuto stimmate da finale vera.


Đorđević replica il quintetto di Sassari con la sola eccezione di Gamble da subito, Messina, che non cambia roster, insiste anche lui coi 5 della semifinale, squadra in mano a Delaney e in centro Hines. La Virtus fatica a difesa schierata e Milano ne approfitta con ripartenze fulminee ben chiuse da Delaney e Punter, -8 al 6’ e prima sospensione per DJ. Senza tiro dall’arco si sbatte contro il muro difensivo milanese, trovando luce solo ai liberi, 7 a segno, col mesto 33% dal campo. L’Armani non perde un pallone uno, per quanto visto il -5 è pure buono e di abitudine in questa competizione alla prima sirena.

Le triple le trova Milano che vola in doppia cifra di vantaggio, di fronte le mire storte e le perse Segafredo che sbatte sempre contro un muro ben posizionato. Errori da sottomisura costano caro con le bombe e la maggior reattività ospite che vola a +14. Ne restano 12 alla pausa lunga, con differenza ben descritta dall’arco, Milano con un sontuoso 6/11, Virtus ad un imbarazzante 1/10, mentre in area, quando ci si arriva, le cose migliorano.

Le 8 perse non aiutano, ma in questi 20’ non sono il male maggiore.
Si accende la partita che prende spartiti più liberi poco apprezzati dai coach con un Alibegovic efficace che porta al -6. L’agonismo sale a livelli da vera finale, magari non la precisione, la Virtus graffia dietro (solo 8 subiti) ed è lì a -2, con bomba di Pajola per il sorpasso che non trova nulla se non tanta fiducia per gli ultimi 10’.

Punter riapre il solco e in 2’ il bonus Virtus è già andato. Non cedono però i bianconeri e con le unghie rimangono attaccati alla partita, nonostante dall’arco nulla vada. Teodosic trova una bomba, ma poi sono errori e falli, l’Armani entra negli ultimi 3’ sul +9 con Datome a firmare un 5-0 spacca gambe. I lunghi Virtus firmano un prezioso -4 in un finale che passa a lungo dai liberi. Il Chacho trova una bomba impiccata e difficile, Milos deraglia e la partita è di Milano con un divario perfino troppo largo per quanto visto in un secondo tempo di lotta e cuore.

Prossima partita sarà domenica 27 settembre ore 19, 1° di campionato con Cantù alla Segafredo Arena, diretta Eurosport Player e Radio Bologna Uno.

Il tebellino

A|X Armani Exchange Milano-Segafredo Virtus Bologna 75-68
Parziali: (21-16; 45-33; 53-51)
A|X Armani Exchange Milano
: Punter 14, Moretti, Micov 2, Moraschini 5, Rodriguez 9, Tarczewski 6, Biligha, Cinciarini 2, Delaney 11, Brooks, Hines 9, Datome 17. All. Messina.
Segafredo Virtus Bologna: Tessitori n.e. Abass 12, Pajola 2, Alibegovic 13, Markovic 3, Ricci 4, Adams 2, Hunter 9, Weems 5, Nikolic n.e. Teodosic 6, Gamble 12. All. Đorđević.


Luca Cocchi (BasketCity.net)

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