Seconda sconfitta casalinga a fila per la Virtus in campionato, questa volta senza subire magate dall’arco da Poeta ma inseguendo a lungo, praticamente sempre a rincorrere le scelte tattiche di Martino.
Non fosse stato per un avvio splendente, quasi tutto da ascrivere a Ricci, lo sprofondo sarebbe ancora più imbarazzante di quanto dice il punteggio finali, pesante comunque di suo. Oggi l’integrazione nuovi-vecchi non ha funzionato, l’attacco non ha mai visto la luce se non andando da Gamble, ma con gli esterni sempre inconcludenti l’area si è chiusa e tutto è divenuto impossibile con ansie in forte risalita.
Una sconfitta che fa male al morale ed alla classifica, che dovrà trovare risposte al proprio interno con equilibri in fatto di leadership da ridefinire, tra le litigate di Teodosic e il nulla in costruzione e tiro di Markovic. Non che i loro sostituti abbiano fatto meglio, ma le aspettative sono certo minori. I soli 67 punti segnati in casa sono indicativi di una partita ma letta a dovere, soprattutto quando nei primi 5’ erano già 18, come subire a rimbalzo per tutti i 40’.
Đorđević replica i 5 di Andorra con Tessitori per Gamble, Martino parte tutto U.S.A. con la sorpresa Bonacini, mentre Ricci che ne mette 7 a fila per un 12-0 iniziale. La Virtus costruisce bene appoggiandosi ai lunghi, Martino prova la zona per lasciare tiri più golosi e con meno copertura, soluzione che trova effetto e divario che in un amen si dimezza. Il +6 va stretto alla Segafredo, dopo un facile avvio ha subito la panchina reggiana, Kyzlink e FBR su tutti, di fronte ad un Ricci mai così efficace, in una frazione che ha visto il rientro di Pajola.
FBR imperversa nei confronti di Alibegovic, la Reggiana resta in scia e su qualche persa di troppo è lì, -2 a metà frazione. Le triple non entrano più, le trovano gli ospiti che sorpassano (4/5 nella frazione), con V nere meno reattive e sotto a rimbalzo, in un finale in confusione che lascia ben 26 punti agli avversari. Le medie scendono, ed in un incontro partito facile, diviene complesso riscrivere la partita che tatticamente prende i connotati reggiani ben guidati da Taylor.
Continua il litigio con canestro, aggrappata alla difesa un Virtus imprecisa e pasticciona, il pari a metà quarto è più uno scialo ospite che un’impresa casalinga. Nulla funziona, tra rimbalzi buttati in solitaria e cesti lasciati al ferro, sul tecnico ad Alibegovic c’è il primo vantaggio oltre il singolo possesso per Reggio. I liberi e una magata di Adams riportano un punticino di vantaggio all’ultima pausa, nonostante le difficoltà mostrate e solo 2 cesti da 2.
L’attacco non vede mai la luce, pur segnando col contagocce l’Unohotels prova a scappare pure con un tiro da 4 di Bostic, un +8 a metà quarto costruito molto bene. Bostic imperversa e allarga il divario in doppia cifra, la debole reazione bianconera non trova costrutto, regalando punti facili con le iniziative di Taylor o grazie a liberi concessi da un bonus bruciato anticipatamente. Il finale bianconero deraglia tra falli continui, l’espulsione per Teodosic ed un nervosismo eccessivo, anche quando la partita era già segnata e protestare aveva poco senso.
Prossima partita sarà mercoledì ore 21:00 in Eurocup con AS Monaco alla Segafredo Arena, diretta Eurosport Player e Radio Bologna Uno.
Il tebellino
Virtus Segafredo Bologna-UnaHotels Reggio Emilia 67-77
Parziali: (24-18; 42-44; 57-56)
Virtus Segafredo Bologna: Tessitori 4, Pajola, Abass 4, Alibegovic 7, Markovic, Ricci 18, Adams 6, Hunter 4, Weems 2, Nikolic n.e. Teodosic 9, Gamble 13. All. Đorđević.
UnaHotels Reggio Emilia: Bostic 17, Candi 7, Baldi Rossi 18, Porfilio n.e. Taylor 19, Giannini n.e. Elegar 3, Johnson 3, Bonacini, Diouf, Blums, Kyzlink 10. All. Martino.
Arbitri: Lo Guzzo, Paglialunga, Dori.
Luca Cocchi (BasketCity.net)