di Marco Tarozzi (www.virtus.it)
Occorreva il mercoledì da leoni, ed eccolo servito da una Obiettivo Lavoro, come ha ricordato in sala stampa Giorgio Valli a fine partita, “unita e davvero squadra, perché tutti i ragazzi hanno dato qualcosa, dal primo all’ultimo, proprio come volevamo tutti”. Era il “secondo tempo” annunciato dal coach dopo la vittoria con Pistoia, ed è andato come si sognava e pensava. Non era scontato, contro un’Acqua Vitasnella che ha trovato ancora una volta da Hodge e Johnson spinta e punti pesantissimi. Ma la Virtus è stata gruppo, squadra, un’anima sola, e ha completato il doppio impegno casalingo nel migliore dei modi, risollevando classifica e morale.
“Credo che la gente si sia divertita, questa sera”, ha aggiunto Valli, “che abbia visto gente che lotta e sia andata a casa contenta”. Vero. Un bel modo per far sorridere un ambiente che è sempre stato compatto, anche nelle difficoltà, e che stasera si è regalato davvero un Natale felice. Sarà di lavoro, perché Torino è alle porte. Ma il migliore che si potesse immaginare.
La gara si apre nel ricordo congiunto di Chicco Ravaglia, ma una volta passata la commozione ci vuole poco a vedere partita vera. Il ritmo è sostenuto e favorisce subito la prima mini fuga di Cantù, che parte 5 – 11 nonostante l’uscita di Berggren per un colpo al naso. Con quattro di fila di Johnson e la tripla dell’ex Hasbrouck è 9 – 18, ma la Virtus non si abbatte e inizia a fare la formichina, rosicchiando gradualmente il divario. Si va spesso sotto da Pittman, che porta tanti liberi e battaglia con la batteria di lunghi canturina. Fontecchio cade male ed è costretto ad uscire, ma tornerà senza problemi. Dopo i primi 10′ i bianconeri non hanno ancora segnato da fuori ma tengono botta (17 – 22). Sono Odom e Fells, entrambi in gran serata, a trascinare Obiettivo Lavoro nei quarti centrali, e in particolare proprio a cavallo dell’intervallo, quando otto punti filati della coppia portano finalmente il primo vantaggio virtussino dopo il 4 – 2 iniziale: 44 – 42 al 21′, dopo un rapidissimo 6 – 0 ad aprire il secondo tempo. L’intensità difensiva si alza notevolmente e le V Nere costringono Cantù a soli 13 punti totali nel terzo periodo, prendendo in mano il ritmo, rendendo la gara più ruvida. Il parziale recita 23 – 13, con tanto contropiede, tanto equilibrio e persino un ditone a dire “no” di Fells dopo un’eccitante stoppata sul centro Berggren. Lo strappo arriva sul finire del quarto, con nove punti filati che fanno 59 – 53 e frastornano l’Acqua Vitasnella. Che pur giocando troppi isolamenti ha troppo talento individuale per non rispondere, e al 33′ si ritrova nuovamente sul 63 pari, lanciando una lunga volata. Ci pensano prima un grande Pittman e poi una pesantissima bomba di Fells a sparigliare: 74 – 68 a 3′ dalla fine. Heslip ha un sussulto e segna da tre, ma è lo strappo decisivo: Fontecchio mette le olive nel Martini con la bomba dell’81 – 71, c’è qualche brivido finale ma è festa Virtus, alla seconda vittoria di fila alla Unipol Arena.
Obiettivo Lavoro Bologna-Acqua Vitasnella Cantù 85-77
Parziali: 1/4 17-22 (17-22) – 2/4 21-20 (38-42) – 3/4 23-13 (61-55) – 4/4 24-22 (85-77)
Obiettivo Lavoro Bologna: Odom (16); Vitali (4); Mazzola (12); Fontecchio (9); Gaddy (9); Oxilia (n.e.); Fabiani (n.e.); Fells (16); Penna (n.e.); Pittman (19); Cuccarolo (n.e.). All. Giorgio Valli.
Acqua Vitasnella Cantù: Hasbrouck (11); Heslip (6); Abass Abass (9); Hodge (24); Johnson (19); Zugno (n.e.); Tessitori (6); Berggren (0); Wojciechovski (2); Cesana (n.e.). All. Nicola Brienza.
Tiri dal campo: Virtus 25/41 (5/16 da tre), Cantù 17/36 (10/31 da tre).
Tiri liberi: Virtus 20/25, Cantù 13/14.
Rimbalzi: Virtus 35, Cantù 32.
Assist: Virtus 15, Cantù 12.
Palle recuperate: Virtus 10, Cantù 5.
Palle perse: Virtus 16, Cantù17.
Falli subiti: Virtus 22, Cantù 16.
Arbitri: Taurino, Aronne, Borgioni.