Sarà un Natale di riflessioni per la Virtus, che si interroga soprattutto su Gus Gilchrist (foto Serra/Virtus Pallacanestro) diventato ormai più di un caso. Non ci si fermerà un attimo in campo, con la partita di Pesaro a Santo Stefano e Milano in casa il 29, ma dietro la scrivania gli uomini mercato bianconeri sono già attivi per capire se si può migliorare la situazione. Potrebbe quindi passare in secondo piano – e forse essere modificate le strategie tecniche – la ricerca di un sostituto di Marco Portannese nel ruolo di decimo uomo, anche se la società vuole valutare attentamente le condizioni del ginocchio sinistro di Matteo Imbrò, ieri sera limitato a due minuti in campo dopo un unico allenamento con la squadra negli ultimi dieci giorni.
Il caso principale in questo momento è però Gilchrist dopo l’ennesima partita deludente da 0/6 al tiro e ultimi 18 minuti in panchina che sanno di bocciatura. In questo momento Gino Cuccarolo dà più garanzie di lui e allora è il caso di interrogarsi se non sia il caso di cambiare qualcosa. La Virtus non ha grande flessibilità economica per poter andare sul mercato a cuor leggero, ma sembra che ora si guardi attorno con più attenzione per valutare se si può trovare un rimpiazzo. Gilchrist viaggia con il 35% da due, cifre inaccettabili per un pivot titolare, e in 6 partite su 11 non è stato in grado di andare oltre il 33% con apici negativi come il 2/8 con Capo d’Orlando, il 4/13 con Venezia, l’1/6 con Brindisi e il 2/7 con Avellino. Difficile che si riesca a fare qualcosa in pochi giorni, Valli proverà in palestra a tenerlo coinvolto e concentrato ma anche il centro sa che le prove d’appello stanno terminando.
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