29 Marzo, 2024

Virtus, il preview del match contro l’Aquila Basket Trento

Virtus, il preview del match contro l’Aquila Basket Trento
Photo Credit To Massimo Ceretti / Ciamillo-Castoria / Virtus Pallacanestro Bologna

Dopo aver subito una sberla a fil di sirena a Brescia nell’anticipo, col risultato di estrometterla anzitempo dalla corsa ai playoff ma con una foto nitidissima della sua stagione, la Virtus è chiamata ad altre 2 partite casalinghe inframezzate dalle F4 di BCL.

Se per la Segafredo questi 2 incontri serviranno a congedarsi nel miglior modo possibile (almeno si spera che queste siano le intenzioni) dal proprio pubblico, per le avversarie, Trento e Varese, queste sfide saranno determinanti per il proseguo di stagione.

La prima sarà Trento, esempio perfetto di come un’idea ed un progetto, quando ci sono e sono chiari, vadano perseguiti ad ogni costo, senza soluzioni estemporanee o scarico di colpe infinito.

La partenza della Dolomiti Energia è stata tragica, 5 sconfitte a file e da subito fuori dai giochi pure in Eurocup, ma tutti si sono stretti attorno alla squadra senza mai mettere in dubbio l’operato di coach Buscaglia, del resto difficile addossare colpe a chi ha regalato 2 finali scudetto a fila.

L’unica operazione di mercato è stata quella di riportare il metronomo perfetto tra i monti, quell’Aaron Craft che svernava ai bordi della panchina al Buducnost, vedendo più che giocando l’Eurolega.

Il girone di ritorno conta 10 vittorie e sole 2 sconfitte (con Cantù in casa e a Sassari), il tutto senza il talento di Shavon Shields rimpiazzato dal cavallo di ritorno Devyn Marble, con Diego Flaccadori e Beto Gomes molto più ondivaghi che in passato e con una soluzione che per la prima volta vede in formazione un centro vero e proprio, Nikola Jovanovic, al posto del carro armato Goran Sutton, che si cambia col consueto Dustin Hogue.

Non c’è un vero protagonista assoluto a leggere i numeri, certo la leadership di Craft è conclamata (con Forray e Mian a far comparto esterno), Trento è tornata ad essere quella squadra che sbrana i finali con difesa asfissiante e cambi continui su tutti gli avversari, segna poco, ma pochi ne subisce, perde pochi palloni ma è la prima a forzare le perse avversarie.

Non è però nei numeri che emerge la squadra di Buscaglia quanto nell’intensità figlia di una mentalità che ha infettato tutti, lanciata verso un possibile 4° posto finale che sarebbe pure meglio di quanto fatto negli ultimi 2 anni, da dove vide a seguire la finale.

Per la Virtus dovrebbe essere un forte segnale in vista di Anversa, per capire chi ancora ci crede e chi stia già smobilitando, favorendo il lavoro di coach Đorđević sia in vista dell’ultimo traguardo stagionale, basilare, sia per un ricostruzione che ormai sembra scontata.

La partita sarà trasmessa in diretta domenica 28 aprile ore 17:00 su Eurosport 2 e Player.

Luca Cocchi

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