ACQUA VITASNELLA CANTU’-GRANAROLO VIRTUS BOLOGNA 89-67
Cantù: Johnson-Odom 10, Feldeine 3, Abass 18, Baparapè ne, Bloise, Fioravanti ne., Mbodj 15, Jones 13, Hollis 8, Buva 4, Gentile 12, Williams 6. All. Sacripanti
Virtus: White 10, Cuccarolo 7, Gaddy 2, Portannese, Imbrò 8, Fontecchio 1, Mazzola 9, Hazell 15, Gilchrist 4, Ray 11. All. Valli
Troppo forte Cantù, è inferno al Pianella. La Virtus lotta, non si tira indietro per 30′ poi crolla nel finale dopo aver comunque subito per tutto il match il ritmo forsennato dei padroni di casa, che non potevano sbagliare ancora. Un passo indietro, rispetto a Sassari stessa, e naturalmente alle vittorie con Capo d’Orlando e Caserta, ma sono lezioni anche buone per crescere.
LA CRONACA: L’inizio è traumatico, come nelle peggiori attese. Subito 10-1, soffrendo la fisicità di Hollis e Buva, entrato dalla panchina, e un quintetto di Valli, con Cuccarolo, che inizialmente non funziona, anche se il primo canestro su azione è proprio dell’ex trevigiano. E’ l’ingresso di Hazell a sbloccare l’attacco bianconero, 6 punti in 6′, ma 27 (a 20, conto comunque non salatissimo) concessi in 10′ sono proprio quello che qui andava evitato. Imbrò scuote la squadra con triple e regia vitale, ma il problema è sotto canestro, dove il senegalese Mbodj spadroneggia e segna 13 punti nel secondo quarto, quando Cantù si accende per davvero. Spettacolo e inferno al Pianella, coi lunghi bianconeri spettatori (43-32). La zona sutura un po’ la ferita, qualche ingenuità offensiva, e il tanto temuto contropiede, lasciano comunque 10 punti all’intervallo (49-39). Al rientro, le prime azioni fanno sperare nella partita aperta. La difesa morde e White esplode sotto canestro, 56-49 al 26′. Illusione che Cantù spegne presto, scoprendo Abass incontenibile e ritrovando troppo facilmente la via del canestro. La Virtus non segna più, richiude con lo stesso distacco al 30′ (65-55), prima di mettersi a sedere negli ultimi dieci minuti e assistere senza forze al potente show di casa: il finale è una lunga passerella.
LA CHIAVE: Troppo fisico e troppa voglia di Cantù, tolgono alla Virtus la possibilità di seguire con continuità il piano partita, che riesce, a intermittenza, per 30′. E poi steccano in tanti, troppi, da Gaddy a Gilchrist, finendo con Fontecchio.
IL MIGLIORE: Abass non si ferma, stravince il duello con Fontecchio, e dà a Cantù un surplus inaspettato, almeno in questa quantità. Nella Virtus bene Imbrò e Cuccarolo.
I NUMERI: Le percentuali di Cantù (27/44 da due e 6/13 da tre) raccontano lo strapotere. La Virtus perde innanzitutto sotto i tabelloni (ben oltre il 35-30 a rimbalzo), e tira in totale col 35% (22/63), contro una difesa dura, che però aveva garantito agli avversari 80 punti di media a partita nelle prime tre.
LE PAGELLE: White 6; Gaddy 4.5; Portannese sv, Imbrò 6, Fontecchio 4.5, Mazzola 5.5, Hazell 5.5, Gilchrist 4.5, Ray 6, Cuccarolo 6. Valli
Domani il pagellone con l’analisi completa delle statistiche individuali.
LE PAROLE: Giorgio Valli non può essere felice: “Non siamo pronti a giocare a questo livello fisico. La cosa che mi preoccupa è che quando le cose vanno male, ognuno va per sé e pensa di poter risolvere le cose da solo. Sapevamo che c’era il rischio di attaccare male e concedere contropiede, non siamo riusciti a evitarlo. E’ importante che tutti diano un contributo, non possiamo giocare in cinque, sei o sette”.
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