29 Marzo, 2024

Virtus, serata alla Cantina di Bentivoglio

Virtus, serata alla Cantina di Bentivoglio
Photo Credit To Serra/Virtus Pallacanestro

Una serata davvero speciale. Nel cuore di Bologna, in un luogo storico della musica jazz come la Cantina Bentivoglio, in via Mascarella, diventato per qualche ora un sito “ad alta virtussinità”. È stato nello storico locale bolognese, infatti, che si è radunato il mondo bianconero, radunato dal main sponsor Obiettivo Lavoro e dalla società.

In prima fila tutta la prima squadra, staff tecnico compreso. La Fondazione Virtus con il presidente Pietro Basciano, il vicepresidente Alberto Marchesini  e tanti suoi componenti, da Claudio Albertini, amministratore delegato di Igd, all’ex patron bianconero Claudio Sabatini, da Massimo Zanetti in rappresentanza di Best Union, Alberto Bortolotti per Sef Virtus e Alberto Montanari di OpenKomm, a Giordano e Massimo Bianconi di Ncv. Assente giustificato per un importante impegno di lavoro il presidente Francesco Bertolini, la Virtus Pallacanestro ha animato la serata, guidata dai propri vertici: il vicepresidente Maurizio Mazzieri, il consigliere delegato Daniele Fornaciari, il general manager Alessandro Crovetti. E poi, in grande numero, le realtà imprenditoriali che sostengono gli sforzi di una società che guarda avanti, tenendo la barra dritta con trasparenza: si definiscono sponsor, ma sono molto di più. Imprenditori e aziende che credono nel messaggio bianconero e lo condividono.

Obiettivo Lavoro e Virtus Pallacanestro, due realtà e un’unica passione. E la serata alla Cantina Bentivoglio è stata l’occasione per dare rilievo a un legame nato nella scorsa estate ma già così solido e appassionato, come ha ricordato il presidente di Obiettivo Lavoro, Alessandro Ramazza: “In passato abbiamo già vissuto da dentro il mondo dello sport, sponsorizzando la Nazionale di calcio e la Figc. Ora abbiamo scelto la Virtus perché ci piace il suo credo, il modo trasparente di portare avanti i programmi, l’etica del lavoro che muove società e squadra. Ci assomigliamo, ed è importante andare avanti insieme nei giorni migliori e in quelli difficili”.

Intorno, le tante realtà che danno vita al mondo della V nera. La prima squadra al completo, con Allan Ray fresco di operazione al menisco e per questo assente più che giustificato. Lo staff tecnico, quello sanitario, la dirigenza. La Fondazione Virtus, fatta di imprenditori che sostengono la società perché a muoverli è soprattutto la passione. “Con entusiasmo”, spiega il presidente Pietro Basciano, “perché vediamo sempre più persone che condividono le nostre scelte, e questo ci fa sentire uniti”. Ancora, i numerosissimi sponsor, che sono una spinta vitale. E poi quelli che hanno fatto la storia, una cosa di cui andare fieri e per cui impegnarsi. Tra le volte della Cantina Bentivoglio si muovono, nel loro habitat bianconero, uomini come Gigi Serafini, Renato Albonico, Paolo Conti, Giuseppe Rundo, Paolo Magnoni, Giorgio Moro. Alcuni, come Concetto Pozzati e Giorgio Bonaga, hanno preso il volo in altri campi tenendo sempre la V nera nell’anima. Parla per tutti un Capitano che questa bandiera l’ha tenuta alta, in campo, per quattordici stagioni, vincendo quattro scudetti, la Coppa delle Coppe, la Supercoppa italiana, tre Coppe Italia. Roberto Brunamonti è un  pezzo pregiato di questa storia, e la storia aiuta a coltivare il domani. “Vedo tanti volti che conosco, è bello tornare a Bologna ogni tanto proprio per questo. La Virtus è presente e futuro, ma non dimentica l’importanza del passato”.

Sorride Maurizio Mazzieri, vicepresidente bianconero, quando dice che “tutte queste persone sono il nostro patrimonio, ci danno energia nell’affrontare anche gli ostacoli più alti”. Sorride Giorgio Valli pensando alla vicinanza di soci e tifosi, “che ci sono stati accanto anche in questo inizio difficile. Ora andiamo avanti continuando a lavorare, proveremo a fare qualcosa di buono, e impegnandoci con volontà qualche soddisfazione ce la potremo togliere”. Senza mai mollare, assicura Alessandro Crovetti, appena nominato Gm fino al 2017: “Dare soddisfazione significa anche lottare su ogni pallone, ed è ciò che vogliamo fare”. Un pungente Daniele Fornaciari chiama in causa il padrone di casa, Guido Paulato, uno dei soci di Cantina Bentivoglio, ironizzando sulla sua passione Fortitudo (“Pensa che ora dovrai ringraziare per la loro presenza tutti i giocatori della Virtus, uno a uno…”), e in realtà ringraziando proprio lui, per la squisita accoglienza.

Il Natale è ancora di là da venire, ma Abdul Gaddy, capitano reggente in attesa di Ray, e Simone Fabiani, eletto portavoce da tutta la squadra, ne approfittano per anticipare gli auguri. Felice anno nuovo, aggiungono. Sì, Virtus, che sia un anno felice. Tutta questa gente, la tua gente, se lo merita.

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