
GRANAROLO-EA7 58-81
Virtus: White 13, Cuccarolo, Gaddy 6, Imbrò 4, Mazzola 8, Tassinari, Benetti, Hazell 5, Gilchrist 5, Ray 17. All: Valli.
Milano: Ragland, Brooks 24, Gentile 12, Gigli 4, Cerella 6, Melli 10, Meacham 4, Kleiza 7, Fumagalli 2, James 2, Samuels 7, Moss 3. All: Banchi.
L’impegno non basta alla Virtus, surclassata 58-81 dalla capolista Armani Milano davanti ai 7618 della Unipol Arena. Per un quarto, la Granarolo (foto Serra/Virtus Pallacanestro) tiene testa ai campioni d’Italia, poi la differenza di valori in campo, in termini di profondità del roster e soprattutto di fisicità, emergono fragorosamente e dal secondo periodo in avanti si assiste a un monologo milanese. Ray è ancora una volta il migliore fra i bianconeri, troppo poco al confronto del collettivo di Banchi nel quale si esalta Brooks.
LA CRONACA: Valli, senza Fontecchio, propone White da tre e la zona 2-3 che manterrà tutta la partita. L’approccio è buono, la Virtus gioca a viso aperto e si porta sul 10-5 grazie a 8 punti di Ray. Brooks comincia a scaldarsi e Milano mette le mani sulla partita nel secondo periodo, alzando l’intensità difensiva a livelli fisici che la Granarolo non può sopportare. Otto punti di Gentile alimentano un parziale di 0-16 che manda in fuga la capolista (24-39), mentre la Virtus chiude il secondo quarto con 0/12 al tiro e 10 punti tutti dalla lunetta. Non c’è più partita, White (7 perse nel primo tempo) sbatte contro i corpaccioni avversari e le tre triple di Brooks a metà terzo quarto chiudono definitivamente i conti mandando gli ospiti sul 45-66.
LA CHIAVE: L’impatto fisico di Milano nel secondo quarto. Cerella, Moss e James sono diventati dei muri invalicabili nelle situazioni di pick and roll chiudendo tutte le strade all’attacco Virtus.
I NUMERI: E’ stata un’altra partita di pessime percentuali per la Virtus, che ha tirato col 29% totale (35% da due e 16% da tre). Hazell (1/8) ha 0/13 da tre nelle ultime tre partite, Mazzola (3/9) ha 8/32 da due nelle ultime sei. Per Milano ci sono 12 triple a bersaglio e 19 assist, 6 del silenzioso Meacham.
IL MIGLIORE: MarShon Brooks ha fatto vedere di essere un giocatore di talento superiore. I canestri da tre del terzo periodo sono da fuoriclasse. Nella Virtus, Ray è l’ultimo ad arrendersi e si conferma l’unico che può reggere al livello di una squadra come Milano.
LE PAGELLE: White 5,5, Cuccarolo 5,5, Gaddy 5,5, Imbrò 5, Mazzola 5,5, Hazell 5, Gilchrist 5, Ray 6.
LE PAROLE: “Questi sono confronti difficili per una squadra come la nostra, senza Simone é stata ancora più dura – spiega Giorgio Valli – Siamo riusciti a fare bene nel primo quarto, ma con il trascorrere dei minuti la loro lunga panchina, la loro forte fisicità e l’indiscutibile talento hanno avuto la meglio. Dobbiamo andare avanti per questa strada. Non sono queste le partite da vincere, dobbiamo resettare in fretta e fare tesoro di quello che abbiamo sentito stasera sulla nostra pelle, non siamo ancora abituati a tanti contatti”.
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