30 Aprile, 2024

La Virtus passa a Trieste, ma che fatica

La Virtus passa a Trieste, ma che fatica
Photo Credit To Ciamillo-Castoria / Virtus Pallacanestro Bologna

La prima va, ma quanta fatica. La Virtus la chiude nel finale con un Punter in stile Ginobili, segna, difende e ruba palloni decisivi, negli ultimi 3’ fa la differenza contro una Trieste che ci mette cuore ma pure 3 assenze, un infortunio dopo 5’ e 3’ giocatori usciti anticipatamente per falli.

Di positivo c’è il risultato, le indicazioni positive poche, cominciando da difficoltà a rimbalzo enormi (-11) e difesa a tratti impresentabile, dove Sacripanti ha dovuto inventarsi soluzioni di ogni tipo, provando l’esperienza di Baldi Rossi, l’uso di Martin quando contava da 4 lasciando che davanti Taylor caricasse di falli gli avversari con le sue penetrazioni e Punter a fare quello che voleva quando voleva. E’ bastato, ma da lavorare c’è molto, ben più che la tenuta sui 40’, poiché il disastro è avvenuto dopo 20’, con più facce scure e poca reazione.

Quintetto preventivabile per Sacripanti con Qvale da subito, Dalmasson senza Wright, Peric e Da Ros va con una formazione piccola, Janelidze da 4 e l’ex Fortitudo Knox in centro con le chiavi in mano a Fernandez. L’inizio difensivo bianconero è pessimo, rimedia davanti Punter con una fiammata che mette avanti i suoi, col primo giro di cambi le medie calano ma un minimo di vantaggio rimane. Dall’arco arriva il massimo divario, +10, come 10 son già gli uomini passati in campo, punti limati a 8 da Cittadini sulla sirena. Il peso del 5/6 da 3 dice tanto dei primi 10’.

Tiene ancora dall’arco il vantaggio mentre in difesa, tolto il pressing, si continua a pagare, il 9/11 da 3 dice +13 a metà frazione. Se davanti le indicazioni sono buone, canestro trovato con facilità in più modi con più giocatori, 3 in doppia cifra e Taylor a 8, il male maggiore sono i rimbalzi concessi sotto al proprio ferro (6), ma pure qualche cambio difensivo non viene effettuato a dovere, lasciando a Trieste la fiammella di speranza con un Sanders quanto mai volitivo e un Knox bravo a trovare spazi nel pitturato.

C’è solo Trieste alla ripresa, l’intensità è cambiata e la difesa bianconera ancora negli spogliatoi, Knox che si mangia Kravic da ogni posizione, l’Alma è lì a -1. Il solo Punter non salva la situazione, il pitturato è tutto giuliano che sorpassa dopo 6’. Lo sprofondo tocca il -4, viene sanato solo dai liberi per impattare all’ultima pausa con ben 26 punti subiti e soli 14 a referto, spento l’attacco dall’arco è scesa la notte.

Poco cambia, l’Alma tira più volte riprendendosi comodamente gli errori sotto al canestro Virtus e tiene il vantaggio. Visti i disastri Sacripanti prova Martin da 4, un 2+1 di Punter riaccende gli animi, la partita sale di livello con le giocate di Aradori e Walker e si gioca punto a punto dopo il +4 di casa. Spariglia Taylor con un libero, ma il finale è di Punter, prima ruba, poi segna dall’arco il +4 con 20” da giocare. Non è finita, Aradori perde il pallone nonostante un’infrazione di Schiena che segna, ma ormai è tardi e i 2 punti sono in faretra.

Prossima partita di campionato sarà contro Milano al PalaDozza domenica 14 ottobre ore 17:30, diretta su Eurosport Player e Radio Bologna Uno

Alma Trieste-Segafredo Virtus Bologna 88-92
Parziali: 1/4 19-27 (19-27) – 2/4 20-24 (39-51) – 3/4 26-14 (65-65) – 4/4 23-27
Alma Trieste: Coronica n.e. Walker 15, Fernandez 8, Schina 2, Strautins 6, Deangeli n.e. Janelidze, Cavaliero 10, Sanders 13, Knox 16, Mosley 12, Cittadini 6. All. Dalmasson.
Segafredo Virtus Bologna: Punter 29, Martin 4, Pajola, Taylor 13, Baldi Rossi 7, Cappelletti, Kravic 8, Aradori 17, Berti n.e. M’Baye 10, Cournooh 2, Qvale 2. All. Sacripanti.


Luca Cocchi

About The Author

Related posts