Terminata la finestra per le nazionali verso la qualificazione al Campionato Mondiale 2023, diamo un’occhiata a come siano andati i tanti bianconeri coinvolti.
Iniziamo dai 3 che hanno vestito la casacca azzurra nel doppio confronto con l’Islanda.
Mannion, sicuramente il più atteso, ha dato segnali di ripresa, prendendosi responsabilità in attacco con buoni risultati, certo, maggiori esiti nel confronto di Bologna rispetto alla maratona nella terra dei geyser, ma sarà utile per riprendere confidenza col gioco, che ultimamente aveva visto poco e molto di sponda. 23+7 assist, a seguire 16 punti e 2 rubate.
Tessitori è stato spazzato via in gara1 dal centro locale, Hlinanson, autore di un 34+21 e 50 di valutazione che resterà negli annali. In gara2 ha limitato i danni, non brillante ma più dentro alla partita e combattivo, soprattutto impieghi più corposi dell’abitudine, 18’ e 13’. 2+8 assist, poi 8+3 rimbalzi
Pajola, sempre una costante, preciso nel dettare i ritmi, autore di passaggi a matrice serba, e con mano non così morbida davanti, impiego importante perché alla fin fine il più “corposo” degli esterni italiani, 30’, e 26’. 9+5 rimbalzi e 5 assist, nella 2° 6+5 assist
Passiamo ora alla truppa che ha varcato i confini, iniziando dal duo transalpino:
Jaiteh ha confermato l’ottimo periodo di forma, nel doppio incontro col Portogallo è stato il migliore dei suoi nella prima uscita, confermandosi su buoni livelli anche nel secondo incontro, 12+5 rimbalzi cui han fatto seguito i 6 di domenica, sempre precisissimo al tiro
Cordinier è stato tra quelli più impiegati, sempre oltre i 20’, chiudendo con 12 e 5 punti, ormai pezzo ineluttabile dei galletti di coach Collet. La Francia guida il proprio girone con 4 vittorie e 0 sconfitte, nonostante della squadra vicecampione olimpica non ci sia praticamente nessuno in queste finestre
Alibegovic ha giocato solo la prima delle due partite con la BiH, 4 punti in 18’ nella sconfitta di misura in casa con la Lituania. Ha saltato la trasferta baltica, dove i suoi han preso un ventello, ed ora si trovano al secondo posto del girone
Per finire, spazio al coach campione del mondo con la sua Spagna
Sergio Scariolo, con furie rosse lontanissime dall’assetto per le finali delle competizioni internazionali, ha affrontato l’Ucraina, giocando solo la prima partita a Cordoba, vinta facilmente. Va detto che nelle teste dei giocatori ucraini, difficilmente il basket sarà stato la principale attenzione del momento, a conferma di questo la seconda partita non è stata disputata causa la guerra che incombe sul proprio territorio
Luca Cocchi (©BasketCity.net)