Con una partita d’immenso orgoglio, tantissima difesa più di testa che di fisico, la Virtus svelle l’Olimpia dovendo compensare le pesanti assenze di Mickey e Polonara, e farlo con 2 giocatori del genere nello stesso ruolo suona da grande impresa.
Un “folle” ultimo quarto di Lundberg, autore di 17 punti sui 21 totali sono il timbro della vittoria conseguita sfruttando al meglio le triple senza esagerare nel cercarle, subendo a rimbalzo ma contenendo al meglio le perse, come mai in stagione. Vittoria cerebrale di coach Banchi che ha adattato quintetti di ogni tipo, costringendo la panca avversa ad inseguirlo facendogli mangiare il quintettone che era pure partito bene.
Milano resta avanti fino al 19’, riprova a far la voce grossa in avvio ripresa ma finisce per inseguire a lungo, respinta dai tanti momenti buoni bianconeri, che hanno trovato spunti eccelsi dai più, a partire da un Abass ispiratissimo, un Dobric dal morso velenoso, il “solito” Shengelia, mentre dopo un ottimo primo tempo meno ha inciso Cordinier.
Hackett ha avuto qualche sbavatura, ma nel momento in cui l’EA7 ha provato a rifuggire ha piazzato un parziale decisivo. E così la Virtus continua il suo viaggio europeo con un’altra preziosissima vittoria in vista della trasferta non certo comoda all’Oaka coi Greens.
Banchi parte col quintetto canonico da Eurolega, l’Olimpia va col quintettone, Mirotic da 3, marcato da Toko. E’ battaglia fisica e di nervi fin dall’avvio, vantaggio Milano ma le V nere non sbandano, nonostante l’Olimpia trovi luci da Melli e Shields, ultimamente in grande affanno. I punti del Beli tengono in scia, quando 2 falli di Dunston lasciano campo a Cacok, mentre Abass fa rifiatare Shengelia, assetto piccolo, anche l’EA7 si abbassa. I liberi del bonus son la differenza alla prima pausa, lombardi a +6 con 9 giri in lunetta, V nere sotto a rimbalzo (-5) e in difficoltà a proteggere l’area al tiro. Bene dall’arco, questo permette di restare in partita.
Hines troneggia a rimbalzo mentre continuano le fatiche di Cacok, anche offensive, rilevato da Shengelia che gioca da 5. Un velenosissimo Dobric firma il pareggio valicata metà frazione, la replica è di Lo, al quale risponde un ispiratissimo Abass per il primo vantaggio di sera a 76” dalla pausa lunga. Il +5 a metà è frutto di un parziale finale di 10-2 firmato da un quintetto mai visto, Lundberg, Cordinier, Dobric, Abass, Shengelia. Segafredo bene da 3 (6/11), compensa i rimbalzi lasciati con le perse contenute 2 e forzate a Milano, 6.
Avvio di nuovo ospite, bravi a sfruttare Voigtmann nei pressi del canestro marcato da Belinelli. Hackett guida la rimonta, le triple dicono di nuovo EA7, ma una bomba di Abass e una giocata di Toko danno il +2 all’ultima pausa. Calano le media, non si sprofonda a rimbalzo, qualche persa banale, ma l’ondata meneghina è respinta.
Banchi gira tutte le opzioni del quintetto cercando quello che difenda più duramente, pescando il +7 al 33’. Aggrappati ad un difesa superba, il divario si allarga a 9, ma a 3’ una mancanza difensiva rimette gli ospiti a 6. Mirotic fa -3, Lundberg schiaccia il +5 a 95”, Shields ancora da 3, -2. Lundberg da 3 in isolamento, Lo sbaglia il sottomano e fa fallo su Lundberg che ai liberi fa +7 a 24”. Lo sbaglia di nuovo, rimbalzo Virtus ed è la fine nel tripudio degli 8.481 presenti.
Prossima partita sarà venerdì ore 20:15 in Eurolega all’Oaka col Pana, diretta Sky, streaming DAZN e RadioNettunoBolognaUno.
Il tebellino
Virtus Segafredo Bologna-EA7 Emporio Armani Milano 86-79
(21-26 45-40 65-63)
Virtus Segafredo Bologna: Cordinier 8, Lundberg 19, Belinelli 8, Pajola, Smith 2, Dobric 8, Mascolo n.e. Cacok 1, Shengelia 14, Hackett 10, Dunston 2, Abass 14. All. Banchi.
EA7 Emporio Armani Milano: Lo 13, Poythress, Bortolani n.e. Tonut, Melli 10, Ricci, Flaccadori, Hall, Shields 21, Mirotic 16, Hines 8, Voigtmann 11. All. Messina.
Arbitri: Carlos Peruga, Arturas Sukys, Jordi Aliaga.
