28 Aprile, 2024

La Fortitudo continua a volare, Imola sconfitta

La Fortitudo continua a volare, Imola sconfitta
Photo Credit To Valentino Orsini / Fortitudo Pallacanestro Bologna

Settimo trionfo consecutivo per l’Aquila, che doma a domicilio un’Imola mai realmente in grado di impensierire la corazzata felsinea. Cinque giocatori in doppia cifra per i biancoblù, a evidenziare il grande sforzo del collettivo, tra cui spiccano Mancinelli al rientro in campo dopo i problemi avuti al ginocchio e Cinciarini, MVP della sfida con 18 punti complessivi.


Inizio di gara confusionario, con vari passaggi a vuoto da parte di entrambe le formazioni a caratterizzare i primi minuti. Sblocca il punteggio Rosselli dall’arco, va in aiuto Leunen dal pitturato, ma Imola non molla l’osso e con Bowers ed una tripla di Raymond si mantiene a contatto. Impatto soverchiante sulla gara da parte della Fortitudo: difensivamente impeccabile, blocca i meccanismi avversari grazie ai raddoppi sul portatore di palla, nonché per merito di uno scivolamento in fase di marcatura di grande qualità. Biancorossi trascinati in avanti dalle invenzioni di Rossi e Raymond, ma che dietro si ritrovano a ballare: gestione intelligente dei possessi, con la palla che viaggia velocemente sul perimetro e al suo interno per eventuali tiri dal pitturato o, a seguito di uno scarico fuori, da tre punti. Si caricano di falli i biancoblù, complice un arbitraggio severissimo da parte della terna, permettendo a Imola di rimanere a contatto con i tiri dalla lunetta. Martino butta nella mischia sul finire del quarto Cinciarini, che si rivelerà letale: tre su tre dall’arco e si apre il crepaccio tra i due schieramenti, con i biancorossi che scivolano oltre le dieci lunghezze di svantaggio, sotto 14-24 alla fine dei primi 10’.

Ripresa del gioco che si apre con una stoppata di grande precisione di Mancinelli su Rossi, che poco dopo trova anche i primi due punti della sua gara. I padroni di casa trovano punti freschi dalle iniziative dei singoli, accorciando sugli ospiti sino al -7 grazie a tre triple consecutive diBowers e Raymond. Ma la costruzione del gioco fortitudino è troppo brillante e la qualità dei suoi interpreti, nei momenti nevralgici, paga: Leunen apre il parziale con due punti da sotto le plance dopo una pregevolissima finta, Hasbrouck entra nella “zona” e infila tre triple consecutive, chiudendo la prima metà di gara con un layup in transizione sul 36-53.

Dopo aver ampiamente indirizzato sui binari giusti la sfida, Bologna amministra l’ampio divario creato nei due parziali precedenti, accelerando solo all’occorrenza. Le Naturelle continuano a rosicchiare il vantaggio biancoblù, grazie alle intuizioni realizzative di Raymond, vera spina nel fianco per la difesa ospite con la sua fisicità e qualità, in grado di creare sia per sé che per gli altri tiratori imolesi, grazie agli scarichi fuori, nonché per merito dell’intelligenza cestistica di Rossi, che sfrutta ogni occasione nel pitturato per segnare o guadagnarsi viaggi in lunetta. La Fortitudo allenta le maglie difensive, permettendo agli uomini di Di Paolantonio di trovare continuità in fase realizzativa, ma davanti mantiene lucidità al tiro, pescando tre conclusioni da fuori di Benevelliper mantenere alto il divario dai padroni di casa, con il sigillo di Cinciarini a seguire e a chiudere il terzo quarto sul 60-77.

Finale che è pura accademia per la Fortitudo: archiviata la pratica a metà dell’ultima ripresa con i centri dei veterani biancoblù, Martino concede spazio alle seconde linee e Bologna passa infine sul campo di Imola per 100-84.

Le Naturelle Imola Basket-Lavoropiù Fortitudo Bologna 84-100 
Parziali: 1/4 14-24 (14-24) – 2/4 22-29 (36-53) – 3/4 24-24 (60-77) – 4/4 24-23
Le Naturelle Imola Basket: Fultz, Montanari 6, Bowers 22, Rossi 19, Crow 11, Raymond 22, Wiltshire n.e., Magrini 4, Ndaw n.e., Simioni, Calabrese n.e. All. Di Paolantonio.
Lavoropiù Fortitudo Bologna: Cinciarini 18, Mancinelli 10, Rosselli 7, Venuto 4, Benevelli 12, Leunen 7, Hasbrouck 16, Franco, Pini 12, Fantinelli 9, Sgorbati 2, Simon 3. All. Martino.


Fonte: Per gentile concessione di Lele Carl Malaguti  per www.1000cuorirossoblu.it

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