Senza farsi mancare emozioni a raffica, la Virtus chiude il quarto di finale con una vittoria al termine di una partita dai mille volti. V nere avanti a lungo, pure con un +23 a metà terzo quarto, svilito dalle triple Juventut che guidata da Bassas (26 con 7/10 da 3, al suo massimo in Eurocup) ha trovato maniera di svellere la difesa bianconera.
Dalle paure del -1, guarda caso con una tripla (Ventura, unica di serata) al finale non comodo ma in deciso controllo, con giocate fondamentali di Hunter e Teodosic. Con Lopez-Arostegui fuori per infortunio alla caviglia e Tomic panchinato con 4 falli pareva fatta, la Virtus aveva difesa e attacco equilibrato, ma come sovente avviene nel basket moderno, le triple possono riscrivere copioni ben descritti.
Il 6/6 in nemmeno 5’ di finale terzo quarto è stato pesante da digerire, ma pure questo è stato cancellato dalla Virtus che si prende sicurezze in più in vista della semifinale, affrontando il derby di domenica con meno apprensioni, data la settimana libera a seguire.
La difesa ha causato ben 20 perse, si è subito eccessivamente a rimbalzo, ma nei tornati decisivi no, vedi la schiacciata di Hunter che ha tagliato le gambe psicologicamente ai catalani. Non tutto è stato perfetto nei 40’, ma i picchi hanno disegnato una squadra che quando vuole rende e diverte.
DJ replica i 5 di martedì, Duran parte con Ribas da subito per Ventura, problemi di falli immediati, ma questa sera per la Segafredo. Parte forte Weems per tenere in linea di galleggiamento i suoi che subiscono ai liberi più della metà dei punti Juventut a metà frazione. La difesa sale di tono (6 perse forzate ai catalani) e di squadra la Virtus tiene il vantaggio al primo stop con un buon avvio di Tessitori e giusto qualche difficoltà a rimbalzo.
Si riprende con un quintetto dal doppio lungo che si adegua velocemente con un intraprendente Alibegovic per passare successivamente a quello piccolo con Weems da 4, col +14 Virtus mentre Lopez-Arostegui si scaviglia. Qualche preziosismo eccessivo lascia spazio alla rimonta di casa con divario dimezzato in nemmeno 2’, ma 2 triple a fila sistemano la questione. Dal massimo vantaggio di +15 ne restano 12 al termine di 20’ con difesa di alto livello che porta a 10 perse e lascia un misero 3/14 dall’arco, mentre oggi il suo 5/11 è cosa buona rispetto al solito. Belinelli a 0 e Weems a 12, parti invertite 3 giorni dopo.
La difesa e Teo spingono al +20, il capitano da protagonista diventa un fattore e allarga maggiormente il divario. Le 3 triple a fila di Bassas riavvicinano, pure i compagni s’iscrivono e alla sesta in 4’ restano solo 10 punti per la Virtus all’ultima pausa. Suona da occasione sprecata la frazione, dal +23 un mesto +10, ma il 6/6 dall’arco nella seconda parte ha riscritto il quarto e la partita.
Bassas continua a picchiar duro e spento Tomic, è Birgander a ergersi a protagonista portando i suoi a -3. E’ sempre Bassas a imperversare, dai liberi firma il pareggio, l’inerzia è tutta catalana e piovono falli offensivi Virtus. Sempre dall’arco c’è il sorpasso, gli attributi di Markovic portano un +4 prezioso con 2’ sul luminoso. Dai liberi ne rimane solo 1, ma Hunter piazza 2 giocate a fila davanti e dietro deliziose e preziose del +3, Teo dall’arco dice +6 a 26”. Le triple non vanno ma i rimbalzi son Juventut, dai liberi Parra fa 1/2, sul rimbalzo fallo immediato su Hunter che sbaglia il secondo ma il rimbalzo è Virtus. Weems chiude i giochi e per la Segafredo è semifinale, attendendo chi vincerà il derby russo.
Prossima partita sarà domenica 28 ore 20:45, tempo di derby alla Segafredo Arena, diretta Raisport, Eurosport Player e Radio Nettuno Bologna Uno.
Il tebellino
Joventut Badalona-Virtus Segafredo Bologna 78-84
(14-19 31-43 54-64)
Joventut Badalona: Dimitrijevic 7, Dawson 5, Ribas 3, Lopez-Arostegui 4, Morgan 3, Brodziansky 3, Parrado n.e. Ventura 4, Bassas 26, Birgander 10, Parra 6, Tomic 7. All. Duran.
Virtus Segafredo Bologna: Tessitori 4, Abass, Pajola 5, Alibegovic 2, Markovic 3, Ricci 5, Adams, Belinelli 3, Hunter 18, Weems 18, Teodosic 17, Gamble 9. All. Đorđević.
Luca Cocchi (BasketCity.net)