26 Aprile, 2024

Fortitudo, Luca Dalmonte pre match Sassari

Fortitudo, Luca Dalmonte pre match Sassari
Photo Credit To Valentino Orsini / Fortitudo Pallacanestro Bologna

Le parole del coach della Fortitudo Luca Dalmonte in vista del match Fortitudo Lavoropiù Bologna-Banco di Sardegna Sassari. La partita, che si giocherà all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO), vedrà la palla a due alle ore 20:00, per quella che sarà la 19ª giornata di Serie A UnipolSai 2020-21.

Nel corso dei mesi scorsi, colpevolmente non avevo prestato la giusta attenzione nel guardare Sassari. Avevo avuto la possibilità di guardare tante altre partite, tante squadre e colpevolmente non avevo posto l’attenzione giusta per quanto riguarda Sassari.

Chiaramente per necessità, ho prestato attenzione nel corso di questa settimana e devo riconoscere quanto Sassari sia: uno, una squadra con un’identità ben precisa di grande solidità, è una squadra che gioca in post basso ed ha una percentuale possessi più alto in lega.

Ha Bilan e Burnell come priorità nel gioco del post basso a cui oggi ha aggiunto Happ. È una squadra che ha un buon equilibrio tra gioco interno e gioco sul perimetro potendo contare su specialisti da tre punti Kruslin come Bendzius e come Spissu ma ha anche un sistema difensivo molto chiaro e performante perché induce gli avversari a dover fare uno sforzo di lettura costante per quaranta minuti.

Sulla difesa da parte nostra sarà necessario avere un grande equilibrio tra proteggere l’area e il gioco post basso e avere efficienti recuperi contro gli specialisti, quindi avere equilibrio tra difendere l’area ed essere aggressivi e performanti contro il tiro da tre punti e offensivamente è necessario che ci sia sempre una grande attenzione e insieme di squadra per leggere le scelte difensive che Sassari nel suo sistema e nella nostra partita in particolare ci offrirà.

Stiamo cercando di costruire un’identità difensiva, questo è certo perché è necessario, d’altro canto è necessario avere anche un buon sviluppo offensivo perché io non credo che ci debba essere un indirizzo unico di leggere le singole partite e quindi la capacità di vincere le partite 70-68 oppure 87-85, è la partita e sono gli avversari che ci porteranno a differenti tracce e trame sulle singole partite. La nostra capacità dovrà essere quella di essere pronti e giocarle entrambe e non poggiarci solo su un aspetto piuttosto che un altro.

Avere una solidità difensiva non significa basarsi tutto sulla difesa, avere una buona solidità difensiva è un punto di partenza per costruire le partite, costruire una competitività. Poi le partite vanno lette, vanno vissute e vanno giocate di conseguenza alle caratteristiche degli avversari.

La zona non s’è vista mai, noi a Bamberg abbiamo preparato Trento. A Bamberg avevamo un piano che non prevedeva la partita di BCL, ma avevamo una lettura sulla gara sucessiva di campionato, quindi una difesa che forzasse Trento a pensare, quindi rompere di conseguenza il loro flusso offensivo che è basato sul ritmo e sull’attaccare e togliergli il ritmo nei primi 6-9 secondi.

Quella di Saunders è in ottima forma è stata una prestazione dentro al contenitore in cui si è svolta la partita. Noi dobbiamo essere pronti di vincere le partite in lettura, ma dobbiamo anche essere pronti ad avere uno due tre protagonisti che devono essere pronti ad alternarsi. Tutti i singoli devono essere pronti a giocare e ad essere dentro il sistema e dentro al sistema scatenare il proprio talento individuale, una volta capite le scelte difensive avversarie e gli accoppiamenti difensivi. L’importante è che tutti siano pronti a farlo e non siamo legati a uno o due.

Pietro alla fine in 48 ore ha risolto il fastidio che aveva accusato a Trento, e credo che ci sia stato anche una componente di legittima preoccupazione perché aveva sentito qualcosa nello stesso punto che lo aveva costretto a stare fermo settimane. La sua preoccupazione quindi è stata legittima e comprensibile, ma fortunatamente si è risolto tutto in 48 ore.

Mancio è ancora in un momento di verifica strumentale per quanto riguarda il suo problema e quindi siamo veramente ancora agli inizi. È alla ricerca di una reale e veritiera diagnosi certa che porterà poi ad una prognosi di conseguenza.

Happ è un giocatore di Sassari, credo che porterà a Sassari tutto il talento che ha dimostrato sia la stagione precedente che i primi mesi qui in Fortitudo. Penso che darà una grande mano a Sassari, ne sono certo, perché si andrà ad inserire in un contesto in cui il gioco del post basso e i giocatori interni sicuramente hanno un valore nel sistema molto importante.

Credo che bisogna allontanarsi un attimo dalle analisi del valore e nel giudicare le caratteristiche dei singoli giocatori, ma i singoli giocatori credo che debbano essere contestualizzati all’interno di un gruppo sia da un punto di vista tecnico che prevede attacco e difesa, sia da un punto di vista morale, emotivo e caratteriale.

Ogni giocatore, e la storia è testimone di questo, riesce a sviluppare il proprio essere e il proprio talento molto dipendente, molto relazionato e proporzionato al contesto in cui è inserito. Quanti giocatori hanno fatto stagioni straordinarie all’interno di sistemi di club, di compagni di squadra e poi spostati all’interno di altri roster non hanno avuto la stessa efficienza. Perché ormai il singolo giocatore, indipendente dalle qualità che mostra, va sempre valutato e inserito dentro al contesto globale che prevede gli aspetti tecnici, aspetti morali, emotivi e caratteriali.

Detta come va detta io penso che noi avessimo bisogno di un’altra tipologia di giocatore. Nessuno mette in dubbio le caratteristiche dei singoli, indipendentemente il valore del giocatore, è necessario difendere gli equilibri del sistema e dell’organizzazione. Non era in discussione il valore del giocatore, sono anche le caratteristiche. La nostra necessità era quella di avere un centro dinamico, che difensivamente potesse dare caratteristiche di un certo tipo e che offensivamente ci potesse garantire quel ritmo, energia e profondità che andasse ad attaccare il ferro. E penso altrettante che nel sistema di Sassari Happ possa fare benissimo e trovarsi sicuramente a suo agio.

Sarà una partita differente da Trento, perchè sono squadre con caratteristiche diverse. Trento è una squadra molto aggressiva in entrambi le parti del campo, Sassari è una squadra che difende tende a proteggere l’area dei due punti. Trento ha una sorta di corri e tira, Sassari gioca a campo aperto con molta aggressività, usa molto poco il pick and roll in corsa ma invece va in post basso. Sassari se non ha tiri certi nei primi secondi esegue molto bene a metà campo, quindi noi dovremo leggere la partita in modo differente rispetto a quello che è stato il match con Trento. Almeno dal punto di vista tecnico, perchè dovremo essere comunque capaci di avere la stessa predisposizione a capire quello che sarà necessario per la partita così come è stato domenica scorsa.

Chiariamo subito sul mercato, una squadra che ha tanti italiani importanti, che mi sa essere l’unica in Italia ad avere quattro stranieri, ed è normale che in società chi è preposto a questo compito sia sempre in aggiornamento per capire i movimenti del mercato. Nel caso di necessità così facendo, non ci sarà perdita di tempo nella ricerca, ma si è subito pronti nel caso di dover fare modifiche, dal play al magazziniere. E si deve essere preparati in ogni singolo ruolo. Questo penso sia un protocollo giusto che fanno tutte le società di questo livello”.


Fonte: Ufficio Stampa Fortitudo Pallacanestro Bologna (www.fortitudo103.it)

 

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