Una Virtus vietata ai cuori deboli fa sua una partita che pareva indirizzata in Baviera per lunghi tratti.
La fa ribaltando l’inerzia che l’ha vista anche a -9 e a -8 ad inizio ultimo quarto, reggendo la lotta a rimbalzo iniziata drammaticamente, prendendo il meglio dai soliti vecchietti, un Hackett incapace di arrendersi, un Belinelli scentrato ma chirurgico nel prendersi i punti ai liberi, il solito infinito Shengelia, ma pure un Cordinier partito malissimo e divenuto protagonista assoluto.
Poi, il Lundberg da impresa, minuti via via sempre più consistenti di Zizic, fondamentali alcune triple impiccate di Pajola, ma impossibile non citare coach Banchi che ha cambiato praticamente tutto durante la partita riportandola sui propri binari.
La Virtus ha tirato peggio, ha ribaltato il peso ai liberi da dove è sopravvissuta nel 3° quarto, per dilagare nell’ultimo, ma la perla son state le sole 7 perse, oltre alla difesa finale. E così arriva la 13° vittoria in Eurolega, in attesa delle 3 trasferte a fila, niente di più corroborante di portare a casa una partita del genere.
Banchi parte coi soliti 5 da Eurolega, Laso stazzato con Ibaka e Booker, Bolmaro a guidare. Come prevedibile, gara fisica e tattica, Bonga a frenare Hackett mentre Cordinier fatica su Edwards, a metà è -2, con l’area tedesca di difficile accesso per la Virtus. A 2:12 c’è l’esordio di Zizic per un concreto Dunston mentre Ibaka continua a picchiar duro da 3, sostituito dal rientrante Lucic per un cambio di assetto importante. -2 alla prima pausa con tripla sulla sirena di Pajola, il divario a rimbalzo è pesante (-6) compensata dal saldo delle perse, mentre i 6 passaggi ai liberi a 0 fanno la differenza per i bavaresi.
Toko da 5 per provare a spostare Ibaka, ma il congolese ha la meglio e Banchi varia l’assetto. Non vanno i tiri del Beli (Bolmaro assatanato su di lui) e ci si aggrappa alla difesa, a metà frazione è -2, un ispirato Lundberg firma il sorpasso dall’arco. Sbavature offensive fanno sfumare il +1 da un rapace Edwards che quasi da solo fa +7, limato a -4 da una tripla di Polonara. -10 a rimbalzo, 61% subito dal campo, solo 2 liberi tentati, c’è quasi da chiedersi come si riesca ad essere solo a -4 quando la val. dice -19, nel dubbio c’è da esser contenti di 20’ quasi sempre in apnea.
Ogni tantativo di rientro Virtus è spezzato da una giocata avversaria, le medie si abbassano ciccando anche facili piazzole libere, a metà è -6. Il solito Edwards pesca il 2+1 col 4° fallo di Dunston, quando scende lui è Francisco a rendersi protagonista, si scivola a -9. Di rabbia ed orgoglio si torna ad un -4 che pare invalicabile, lo fa ai liberi Belinelli al 29’, ma ancora Francisco ad imperversare. All’ultima pausa è -4 reggendo coi denti, prendendo fiato ai liberi (9/13 nei 10’) e sistemando le fatiche a rimbalzo (+6 nel quarto).
Riparte il Bayern al +8, puntuale nel sfruttare i buchi difensivi Virtus, la reazione c’è con un Hackett indomito mentre Zizic inizia a prende spazio sotto le plance. Il -1 su antisportivo di Ibaka non rende, un Obst puro cecchino riallunga, ma con le triple la Virtus impatta a 3:30, emerge Cordinier fin lì molto male con pure il tap-in del sorpasso. A 2’ allunga il Beli coi liberi, compreso quello del tecnico a Laso, poi errori perfino banali non la chiudono. Una super difesa regge il -2, Lundberg allo scadere dei 24” ne fa un’altra delle sue, +4 a 5”. Bonga mette un disperato -2 a 1:1”, ultima rimessa Virtus, palla a Belinelli che scappa per la vittoria.
Prossima partita sarà venerdì ore 19:00 in Eurolega a Berlino con l’Alba, diretta Sky, streaming DAZN e RadioNettunoBolognaUno.
Il tebellino
Virtus Segafredo Bologna-FC Bayern Munich 85-83
(22-24; 42-46; 65-69)
Virtus Segafredo Bologna: Cordinier 11, Lundberg 9, Belinelli 16, Pajola 8, Mascolo n.e. Lomazs n.e. Shengelia 18, Hackett 15, Polonara 3, Zizic 1, Dunston 4, Abass. All. Banchi.
FC Bayern Munich: Weiler-Babb 4, Francisco 12, Edwards 22, Giffey, Radoncic 2, Bonga 5, Bolmaro 5, Lucic, Obst 12, Ibaka 15, Brankovic, Booker 6. All. Laso.
Arbitri: Uros Nikolic, Mario Majkic, Alberto Baena.
