Il derby 109 è Virtus, vinto con un secondo tempo di forza, dove prima si è fatto l’allungo poi si sono chiusi i conti con largo anticipo.
Un derby che presenta quasi 10.000 assenze tra cui quelle di Abass e Nikolic da una parte e Fantinelli ed Aradori dall’altra, e mantiene l’imbattibilità esterna bianconera.
Al solito, in negativo per la banda Sacchetti, la difesa Fortitudo non compare mai e contro la fisicità Virtus le differenze sono emerse in una fragorosa frazione finale (22-6 in avvio), dove dopo aver ripreso il feeling coi servizi ai lunghi, le triple hanno scavato il fossato definitivo.
Medie al tiro elevatissime, il 74% da 2 dice tutto dove nessuno di quelli passati sul parquet ha fatto peggio del 50% (escluso Ricci, 0/1 ma bene in tutto il resto), divario a rimbalzo elevatissimo, giusto le perse hanno dato speranza alla Lavoropiù, brava a fatturare tutto quello che ha recuperato.
Ma in un secondo tempo da 30 punti, di cui almeno 6 negli ultimi 2 giri di lancette, senza difesa difficile pensare anche solo di provarci. Pure l’atteggiamento finale dice tutto, bianconeri a caccia di qualsiasi pallone anche a +20, biancoblu solo alla ricerca di punti da statistica, mancheranno i tifosi a spingere i loro beniamini, ma se le facce erano queste forse la spinta sarebbe stata di altro tipo. 6 in doppia cifra per la Virtus, e non c’è Teodosic, che ci va per gli assist.
Quintetto che vince il venerdì non si cambia per Đorđević, Sacchetti replica gli ultimi partenti con Treviso, il rientro di Happ sarà dalla panchina. Parte difendendo più la F che la V, si tira molto dall’arco per difese che preferiscono star chiuse, situazione anomala per la Segafredo che infatti non riesce a far la differenza subendo qualche contropiede di troppo sulle eccessive perse. Ben 5, che zavorrano l’ottimo 6/6 da 2 mentre stupiscono i ben 11 tentativi dall’arco, dall’altra parte le iniziative di Saunders aprono spazi anche per il rientrante Happ per un +3 V.
La Lavoropiù continua a giocare molto esterna trovandone benefici, la Virtus fatica a pescare appoggi sui lunghi, sparando eccessivamente da fuori per un sostanziale equilibrio. Una difesa solida e alcune perle di Teodosic allungano a +10, vantaggio che non regge alla folata fortitudina guidata ancora da Saunders. La risposta è di Pajola che oltre a difendere su Banks trova anche punti, le perle di Milos valgono un +6 alla pausa lunga. Sempre molto bene le V nere al tiro da 2, e molto meglio l’equilibrio tra i tiri, bene anche la Fortitudo nel costruire la sua partita senza mai arrendersi tra le entrate di Saunders e le stoccate di Withers.
La difesa si fa sentire e il +11 è frutto di incursioni di Pajola, qualche errore di troppo davanti e divario in singola cifra trovando con Happ cesti complicati, gettando però troppi liberi. Un lungo finale di tempo contraddistinto da errori a raffica, in cui spicca Adams, si veleggia verso un +9 che può essere visto come occasione mancata da ambo le parti. Segafredo che fa tesoro coi tanti rimbalzi, ma ha ancora una facilità a perdere palloni che costa, la F è brava a far pagare ogni volta questi sciali.
Markovic-Ali-Adams da 3 permettono alla V di scappare a +16, la F non si raccapezza più, la Segafredo brava a non addormentarsi con divario dilatato. Su quel ventello si prosegue velocemente verso la fine dove c’è spazio anche per Deri e Barbieri, mentre all’altra parte Banks e Saunders provano a trovare punti da mettere in statistica e nulla più.
Prossima partita sarà, in attesa di definizione televisiva, domenica 6/12 ore 18:00, turno casalingo di campionato con Sassari, diretta Eurosport Player e Radio Nettuno Bologna Uno.
Il tebellino
Fortitudo Lavoropiù Bologna-Virtus Segafredo Bologna 71-91
Parziali: (22-25; 41-47; 58-67)
Fortitudo Lavoropiù Bologna: Banks 9, Mancinelli 2, Dellosto n.e. Saunders 20, Fletcher 13, Palumbo, Fantinelli n.e. Happ 17, Cusin, Withers 10, Totè, Sabatini. All. Sacchetti.
Virtus Segafredo Bologna: Tessitori 2, Deri, Pajola 14, Alibegovic 10, Markovic 5, Ricci 9, Adams 13, Barbieri, Hunter 10, Weems 10, Teodosic 7, Gamble 11. All. Đorđević.
Luca Cocchi (BasketCity.net)
