Giorgio Valli è pronto alla sfida con Pesaro, sa quanto conta e non lo nasconde. Per Obiettivo Lavoro questi due punti sono fondamentali, e davanti al pubblico della Unipol Arena bisognerà fare di tutto per conquistarli. Quello che anche la società ha ricordato, poco fa, a giocatori e staff tecnico.
“La squadra dovrà vincere questa partita, ce l’ha ribadito anche il presidente della Fondazione Virtus, Pietro Basciano, che è venuto a parlarci questa mattina prima dell’allenamento. Ringrazio la società perché è sempre vicina alla squadra, e lo ha dimostrato anche stavolta, in modo esigente ma positivo”.
L’attesa sembra infinita, quando le altre sono scese in campo e all’appello manca solo la tua prova.
“E’ stata una settimana lunga, che ci ha permesso di riassorbire gli acciacchi dopo la trasferta di Capo d’Orlando, la forte contusione all’alluce subìta da Hasbrouck durante la partita, la solita borsite con cui fa i conti Mazzola. Ed abbiamo avuto un giorno in più per permettere a Ray di aggregarsi alla squadra. Un Ray che non sarà a più del 30 per cento del suo potenziale, lo sappiamo noi e lo sa lui. Gli chiediamo di fare il basic, in qualche modo di limitare il proprio avversario. Non è facile, quando un giocatore ha talento, ma lui è un ragazzo intelligente e ha recepito il messaggio”.
Il momento è delicato, laggiù a quota 12 ci sono quattro squadre e bisogna cercare in tutti i modi di muovere la classifica.
“I ragazzi sanno che bisogna fare punti, portare vittorie in casa perché le avversarie si muovono, in questo campionato equilibrato. Si sono impegnati tantissimo, sanno che si vince con la squadra e non con il solista. Per molti versi è stata anche una settimana pesantissima, perché giocare ogni sette o otto giorni a questo punto diventa difficile, principalmente per gli americani. E soprattutto perché quando esci da una prova come quella di Capo d’Orlando diventa difficile, tutto viene amplificato in chiave negativa, e del resto ce lo siamo meritati. Dobbiamo preoccuparci, quando sei in fondo alla classifica sei naturalmente preoccupato. Ma conta reagire, cercare altre chiavi, credere nel lavoro e nelle persone che hai in palestra. Bisogna guardare avanti: adesso giochiamo con Pesaro e bisogna vincere”.
La Consultinvest arriva dal successo casalingo con Varese, propiziato da un’incredibile rimonta.
“Tecnicamente incontriamo una squadra che ha fatto un grosso exploit, un ultimo quarto vinto 25-4 è roba da record, ma soprattutto una squadra diversa dall’andata: sarà uno scontro inedito, di grande pressione. La sentiamo molto, molto. Ma fa parte del gioco e della nostra vita. Daye? Quando trovi questi grandi giocatori, l’importante è che gli altri non facciano più del loro solito. Il talento non puoi azzerarlo, ma puoi cercare di limitare gli altri”.
L’impegno, assicura il coach, non è mai venuto meno. La squadra gli dà questa sensazione, come sempre.
“In tanti anni che alleno, non ho mai fatto una partita pensando di impegnarmi di meno. Ringrazio i tifosi, perché comunque ci sono stati vicino. Ci hanno incitato, a loro modo ma ci hanno incitato. Possiamo ripagare solo con una vittoria. Come si esce da questa situazione delicata? Bisogna credere nei compagni, nella squadra. A questo punto della stagione conta quella, prima degli individui. Io credo che questo spirito non sia mai venuto meno, nei miei giocatori. Ci sono state varie peripezie, infortunii, ma non ti alleneresti bene se non ci fosse questa spinta”.
Fonte: Marco Tarozzi (www.virtus.it)