26 Aprile, 2024

La Fortitudo batte Roma, ma che finale…

La Fortitudo batte Roma, ma che finale…
Photo Credit To Valentino Orsini / Fortitudo Pallacanestro Bologna

Tanta la voglia di vincere da parte di entrambi gli schieramenti che, nei primi possessi, creano qualche difficoltà realizzativa. Kyzlink e Alibegovic provano subito ad indirizzare la gara con la loro aggressività: tre i canestri per i capitolini e vantaggio fissato sul +4. Bologna prende le misure agli ospiti e approfitta dell’imponenza di Sims sotto canestro per aprire gli spazi ai tiratori, Robertson ringrazia e con due canestri ribalta il risultato, portando la Fortitudo sui due possessi pieni di distacco. Sotto le plance il duello è titanico: Sims e Jefferson battagliano senza sosta, il secondo prova a fermare la fuga dei padroni di casa appoggiando al vetro, ma un canestro con fallo di Fantinelli convince Bucchi a chiamare timeout. Mini break che rigenera Roma: il parziale di 0-6 chiude la forbice del distacco sul singolo possesso, Aradori estrae una tripla dal cilindro e regala una boccata di ossigeno ai suoi. Spazio alle seconde linee nel finale di quarto, che subiscono la maggiore freschezza atletica delle ali capitoline, regalando spazi nel pitturato a Kyzlink e Alibegovic.

Vantaggio Fortitudo alla prima curva del match, bruciato in un amen al rientro sul parquet dal trio Baldasso-Pini-Rullo che, dopo tre giri d’orologio, fissano il punteggio sul 25 pari. Chiudono le maglie difensive gli ospiti, impedendo a Bologna di trovare spazio nel pitturato, pungendo in avanti con uno stoico Alibegovic (17 punti all’intervallo). Risolve l’enigma offensivo la Fortitudo attaccando reiteratamente il ferro e scarico fuori la sfera per i tiratori, tattica che frutta ai biancoblù dodici punti con Mancinelli, Robertson e Leunen. Girano palla fluidamente i capitolini, catalizzando i possessi sul caldissimo Alibegovic che, con un canestro in penetrazione, chiude la prima metà di gara sul punteggio di 41-41.

Gara in perfetto equilibrio e che non vuole saperne di trovare un padrone, come certificato nei primi possessi del terzo quarto: Sims e Leunen provano a strappare, Jefferson e Buford ricuciono ed è -1 Roma. Piomba rapacemente sui capitolini l’Aquila, decisa a portare a casa i due punti: le triple di Aradori e Robertson aprono il crepaccio, i due canestri di Sims lo dilatano ed a metà parziale è doppia cifra di distacco per la Effe e timeout obbligato per Bucchi. Fatica la Virtus a stare al passo con la Fortitudo, trovando spazio in penetrazione ma non riuscendo a colpire con la stessa continuità dei padroni di casa. Conducono i lavori in avanti Dyson e Jefferson, mantenendo con i loro canestri Roma sulla linea di galleggiamento, ma una tripla di Aradori ed una magia di Cinciarini allo scadere mantengono le distanze invariate.

E’ +12 interno all’ultimo giro di boa: Bologna fa girare la sfera, amministrando il tesoretto accumulato nei minuti precedenti, esordendo nel quarto con il canestro di Mancinelli. Roma non ci sta e la reazione è veemente: Pini, Kyzlink e Baldasso combinano e costruiscono un parziale di 0-8, chiudendo la spaccatura sul doppio possesso di distanza e costringendo Martino a chiamare minuto. Assapora il pareggio la formazione di Bucchi: in uscita dal mini break i capitolini realizzano immediatamente con Baldasso, due fucilate dall’arco di Robertson rispediscono al mittente il tentativo di rimonta. La Virtus si aggrappa alla gara con i canestri di Jefferson e Buford, costretti ad arrendersi di fronte alla tripla di Aradori ad un minuto e mezzo dallo scadere che mette una seria ipoteca sulla contesa. Gara senza particolari sussulti che, però, si accende nel finale: Kyzlink, Baldasso e Buford si divorano l’ampio bottino messo in cascina dai biancoblù, centrando con Alibegovic la tripla del -4 a quattordici secondi dallo scadere. Gli uomini di Bucchi ricorrono al fallo sistematico per fermare il cronometro, Aradori fa uno su due dalla linea della carità e, sul ribaltamento di fronte, Baldasso trova nuovamente il bersaglio grosso, chiudendo la forbice del distacco sul singolo possesso di distanza. Atmosfera surreale al Paladozza: con un secondo da giocare, Aradori viene spedito in lunetta, realizzando il primo tiro ma fallendo il secondo, Kyzlink si avventa sulla palla vagante, agguantandola e lanciando in aria una preghiera che, per fortuna della Fortitudo, si spegne ampiamente prima del canestro.

Finisce così al “Madison”: Bologna batte Roma 95-92.

Il tebellino

Pompea Fortitudo Bologna-Virtus Roma 95-92
Parziali: (22-18; 41-41; 69-57)
Pompea Fortitudo Bologna: Robertson 22, Aradori 26, Cinciarini 5, Mancinelli 6, Dellosto ne, Leunen 11, Sims 12, Fantinelli 8, Daniel 5, Stipcevic. All. Martino.
Virtus Roma: Cusenza ne, Alibegovic 24, Rullo 2, Dyson 4, Baldasso 17, White 3, Pini 6, Farley ne, Spinosa ne, Jefferson 15, Buford 13, Kyzlink 8. All. Bucchi.


Fonte: Per gentile concessione di Lele Carl Malaguti di www.1000cuorirossoblu.it

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