29 Aprile, 2024

Alessandro Ramagli post match Trieste

Alessandro Ramagli post match Trieste
Photo Credit To Roberto Serra / Iguana Press / Virtus Pallacanestro Bologna

Le parole del coach della Segafredo Virtus Bologna Alessandro Ramagli nella conferenza stampa al termine della partita contro l’Alma Trieste dove i biacnoneri hanno perso col risultato di 71-65 in trasferta al PalaRubini Alma Arena, nel match di anticipo domenicale delle ore 14:15, per quella che è stata la 26. Giornata di Campionato (11. giornata di ritorno) di Serie A2 Girone Est.

Abbiamo giocato male e abbiamo giocato proprio male… quando giochi male e gli altri giocano megli perdi, c’è poco da dire. Siamo stati sotto il nostro standard con la maggior parte dei nostri giocatori, sembravamo molto pesanti, poco attivi anche sulle palle vaganti, ne abbiamo conquistate veramente poche perché le fifty fifty toccate prese lasciate sono sempre andate nelle mani di Trieste quindi non c’è niente da dire, quando si gioca male e gli altri giocano meglio si prende e si porta a casa. La cosa importante è che non abbiamo mollato, potevamo perdere di 20 ma non è nel nostro stile, abbiamo cercato di tenere vivo lo scarto che in questo campionato è sempre importante e alla fine lo abbiamo conservato. È l’unico aspetto positivo di una partita sottotono, la prima vera partita che abbiamo giocato sottotono per quaranta minuti nonostante dal punto di vista emotivo non abbiamo ceduto, non li abbiamo lasciati andare via, sulla vittoria di Trieste non c’è neanche mezzo dubbio, non c’è molto altro da aggiungere se non riconoscere i meriti a chi ha vinto e si riconosce il fatto di non aver fatto una bella partita e si torna a lavorare, basta”.

In queste situazioni c’e’ sempre il dubbio, più demestro o merito di Trieste?

Ma no ci mancherebbe, sarebbe un’errore capitale disconoscere i meriti di chi ha giocato bene, la nostra cattiva partita è molto figlia della buona partita di Trieste, però io non posso che valutare la nostra prestazione riconoscendo il fatto che siamo stati sottotono, poi in questo sottotono c’è stato una partita di grande impatto dal punto di vista di Trieste che era una partita che ci aspettavamo e questo ha fatto sì che la partita sia rimasta costantemente nelle mani dei nostri avversari, non c’è mai stato mezzo dubbio sul fatto che Trieste avesse condotto questo genere di partita. La partita è questa qui, che si fa ci si ammazza? No si sale sul pullman e si torna a casa”.

Avevi detto che una chiave sarebbero state le palle perse e il controllo del ritmo, alla fine loro nel finale hanno perso più palle di voi ma nel momento clou della partita le palle perse forse sono state una chiave per voi? Un commento a questo e un commento al 21-2 in contropiede di Tireste

Il controllo delle palle perse è facile a dirsi ma poi bisogna farlo, non è che se si dice si fa… Molte palle perse sono state banali, ma la sensazione è che non siamo in questo momento a un grandissimo livello di condizione in generale, questo lo sapevamo. Però quando questo succede devi essere più attento e dare più qualità ai blocchi, devi aspettarli perchè se anticipi l’uscita dal blocco da blocco il bloccante non riesce a colpire il difensore, se il difensore non blocca il giocatore che dovrebbe prendere un vantaggio non lo prende. Noi siamo stati sempre lontani da un discreto livello di esecuzione e le palle perse sono diventate tali anche nel momento in cui non abbiamo preso i vantaggi delle collaborazioni abbiamo usato il palleggio e dal palleggio le mani dei giocatori di Trieste ne hanno spizzate tante e questo ha inciso sul numero di palle perse soprattutto nel primo tempo se non sbaglio ne hanno fatte 11 e da lì ci sono stati tanti canestri in contropiede, ma che la partita era questa lo sapevamo ma poi dal dirlo al metterlo sul campo ci vuole l’energia, l’attenzione, l’equilibrio, la concentrazione, la durezza e la capacità di avere il controllo al tiro. Questo non è un campo facile da venire a giocare, se queste cose le perdi per qualche minuto poi ti trovi sotto di 10, 12, 13 punti e recuperare non è mica facile. Ripeto, in una serata dove non abbiamo giocato bene e dove Trieste ha giocato un ottima partita la cosa che siamo riusciti a salvare è stato lo scarto che a un certo punto è stato veramente a rischio, ma lì abbiamo trovato le risorse emotive, mentali e anche tecniche e tattiche perchè alla fine la nostra zona ci è servita per abbassare il loro ritmo e togliere un po’ le loro folate e provocare qualche palla persa in più e almeno creare uno svantaggio che fosse al di sotto dei 13 punti che negli ultimi 3-4 minuti che a quel punto è diventato il primo reale vero obiettivo da perseguire”.

Che differenze ha trovato nelle due partite tra Coppa Italia e oggi?

La differenza è che noi abbiamo avuto meno energia, abbiamo subìto di più e abbiamo giocato peggio di Trieste. Le partite sai sono ognuna diversa dall’altra, non è che tutte le volte che si va al campo e si gioca, si gioca sempre allo stesso modo. Non c’è molto da aggiungere, secondo me la differenza è questa. A livello qualitativo, quantitativo e energetico Trieste è stata superiore, non riconoscerlo sarebbe ingeneroso e io di solito non sono mai ingeneroso, non aggiungo altro perchè questo è, inutile girarci tanto intorno”.

Lo ritieni un passo indietro o solo un episodio?

Lo ritengo una sconfitta, una sconfitta sul campo di una squadra forte. A differenza è che con Verona abbiamo fatto una buona partita qua non abbiamo fatto una buona partita. Noi dobbiamo ritornare a giocare meglio di quanto non abbiamo fatto stasera, è chiaro che abbiamo fatto un passo indietro. Si vive lo stesso, domani il sole sorge lo stesso, andiamo in palestra e miglioreremo i nostri difetti cercando di essere migliori rispetto a quanto lo siamo stati stasera”.

Loro irrompono in zona playoff, sono un’avversaria diretta in più?

Noi lo sapevamo anche prima, lo erano anche prima, non è che sia cambiato niente. Il fatto di aver mantenuto lo scarto è un vantaggio perché per arrivarci davanti devono fare più punti di noi. Parlavamo con Eugenio prima dell’inizio, la verità è che questo è un campionato dove ci sono otto squadre dove possono vincere ovunque e perdere ovunque e purtroppo in trasferta spesso e volentieri si perde. Questo significa che l’equilibrio è un equilibrio veramente legato a dei dettagli. Questa sera non lo è stato, nei dettagli perchè la vittoria di Trieste è chiara, cristallina, però ci è anche capitato di perdere con un tiro a un decimo dalla fine e questo su campi di buone squadre può succedere. Questa sera la cosa che non va bene è la prestazione, non tanto il risultato finale che poi può essere determinato da tante cose, paradossalmente 71-65 non dice la verità su quello che il campo ha detto, il campo ha detto che una squadra ha giocato bene e probabilmente poteva vincere con uno scarto superiore”.

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